LA POLIZIA DI STATO DI PALERMO INDIVIDUA E DENUNCIA DUE STRANIERI, SOSPETTATI DI AVERE MANOMESSO SPORTELLI BANCOMAT CON IL C.D. METODO “SKIMMER”


La Polizia di Stato di Palermo ha scoperto che, dietro la manomissione di alcuni sportelli bancomat del centro cittadino, ci sarebbero due cittadini di nazionalità serba, due veri e propri “Cyber criminali”, talmente abili nell´uso di skimmer da aver “violato” la segretezza di numerosi accessi bancomat.

Entrambi sono stati denunciati dalla Polizia di Stato per il reato di falsificazione, alterazione o soppressione del contenuto di comunicazioni informatiche o telematiche, ai sensi dell´articolo 617 quinquies del Codice Penale.

Per il contrasto a tale allarmante tipologia di reato e l´individuazione degli autori delle manomissioni, la Questura di Palermo ha creato una task force di esperti, facente capo al Commissariato di P.S. “Oreto-Stazione”.

Dalle indagini è emerso come i malviventi fossero riusciti ad alterare il funzionamento dei bancomat, attraverso l`uso di skimmer, cioè di sofisticati sistemi elettronici che, collocati come cloni nella parte anteriore del sistema erogatore di banconote e dotati di un sistema miniaturizzato di lettura del codice segreto, riescono a carpirne la relativa sequenza, così permettendo il fraudolento prelievo in danno degli ignari cittadini che non si accorgono dell´espediente.

Si è proceduto quindi a effettuare un vero e proprio censimento di tutti i bancomat presenti nel centro storico, ritenendo che altri sportelli, oltre a quelli dei casi già emersi, potessero essere stati manomessi.

Tale operazione ha, così, permesso di registrare la manomissione anche di un ATM in una via del centro storico.

E´ stato rilevato come l´ATM recasse un dispositivo plastico con le stesse fattezze, per colore e dimensioni, della fessura che eroga lo scontrino riepilogativo del prelievo.

Sul retro di tale maschera, opportunamente rimossa, vi era un circuito elettronico autoalimentato, contenente una memory card ed una micro telecamera con relativo circuito di acquisizione immagini, utilizzata al fine di riprendere l´ignaro utilizzatore dell´ATM, nell´atto del prelievo.

Infine, era stato installato anche un ulteriore dispositivo elettronico di colore verde, perfettamente incastrato nella zona d´inserimento del bancomat, che riprendeva la forma della fenditura che serve per l´inserimento della carta e che, verosimilmente, riusciva a leggere e memorizzare i dati delle carte bancomat inserite.

Tale meccanismo di alterazione è stato rinvenuto, poi, anche in uno sportello ATM sito all´interno di una struttura ricettiva del centro.

Proprio attraverso le immagini delle telecamere di sorveglianza, è stato possibile studiare il flusso di utenti di quest´ultimo sportello bancomat e risalire ad uno dei due cittadini stranieri, sospettati della maomissione.

I due stranieri sono stati rintracciati proprio lungo le strade del centro cittadino. Una perquisizione effettuata al domicilio palermitano di riferimento di entrambi ha consentito di sequestrare elementi ritenuti utili ad integrare la tesi investigativa, quali denaro e gli indumenti usati all´atto della manomissione, così come inquadrato dalla telecamera.

I poliziotti sono riusciti, con difficoltà (a causa della mancata registrazione dei due alloggiati da parte del gestore della struttura ricettiva) a risalire al domicilio palermitano dei due stranieri, una casa vacanze del centro.

Ulteriori indagini e verifiche sono in corso.

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