“La priorità deve essere l’avvio del processo di stabilizzazione. Non ci possono essere alternative. Le recenti disposizioni legislative nazionali e regionali, nonché il via libera del Governo Nazionale alla Legge Finanziaria regionale n.8/2018 impone a tutti le Amministrazioni che ne abbiano i requisiti l’avvio del percorso di stabilizzazione del precariato storico per come definito dalla L.R. 5/2014, dalla L.R. 27/2016, dalla L.R. 8/2018 e dal D. Leg.vo “Madia” 75/2017. Su questi presupposti normativi, dichiarano Francesco Fucile e Antonino Cammaroto, rispettivamente Segretario Generale e Responsabile territoriale della FP CGIL, E AL RSU CGIL- che disciplinano anche le stabilizzazioni per il personale precario degli Enti che hanno dichiarato il dissesto finanziario di cui all’art.259 del D. Leg.vo 267/2000, non vi è alcun dubbio che la priorità per il Comune di Milazzo deve essere l’avvio del percorso di stabilizzazione dei propri precari. “Le recenti dinamiche politiche che hanno interessato la Giunta ed il Consiglio Comunale del Comune di Milazzo – dichiarano Fucile e Cammaroto – non possono intralciare un percorso che si attende da anni e come FP CGIL, saremo vigili perché nulla possa fermare la stabilizzazione che i dipendenti del Comune aspettano da oltre venti anni”. “Dalla lettura integrata delle norme sopra citate è evidente che i contratti di lavoro, a nostro parere, possono essere regolarmente prorogati sia che il Consiglio Comunale approvi i Bilanci sia che ciò non avvenga, condizione che, ovviamente, impedirebbe, ai sensi di quanto disposto dall’art1, comma 713bis della L.208/2015, introdotto dall’art.9 del DL 113/2016, l’avvio del processo di stabilizzazione in un Comune come quello di Milazzo che ancorché dissestato può avviare il percorso di stabilizzazione per la presenza di importanti spazi assunzionali. La mancata adozione degli strumenti finanziari porterebbe di fatto il Comune di Milazzo alla stregua di quei Comuni dissestati che non possono avviare il percorso di stabilizzazione, che possono però prorogare i contratti facendo fronte al cosiddetto “paracadute” regionale per la stabilizzazione, situazione ancora tutta da definire e su cui dopo svariati incontri con il competente Assessorato Regionale alle AA.LL. nulla è ancora definito. “Per le motivazioni sopradette – ribadiscono Fucile e Cammaroto -, auspichiamo che tutti gli attori istituzionali del Comune di Milazzo procedano tempestivamente, per quanto di loro competenza, all’adozione degli atti necessari all’avvio del processo di stabilizzazione per far si che, in linea con le altre Amministrazioni dell’isola che ne hanno facoltà, si possa avviare quel percorso atteso da troppi anni. Tuteleremo i precari in tutte le sedi opportune e non permetteremo restino vittime sacrificali di dinamiche politiche di Palazzo che nulla hanno a che vedere con il futuro di centinaia di lavoratori. Un futuro che, considerate le conseguenze che la mancata stabilizzazione potrebbe avere nell’erogazione dei servizi, rischia di essere tutt’altro che roseo anche per la cittadinanza”.
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