Mi è stata notificata oggi, quale persona offesa e denunciante, da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Barcellona P.G., richiesta di rinvio a giudizio con data 12 ottobre 2018 a carico del direttore generale pro tempore della Raffineria di Milazzo S.c.p.a., Dott. Marco Saetti Antonino, imputato del reato di getto pericoloso di cose (art. 674 c.p.) in relazione alle “emissioni di gas, vapori e/o di fumo, anche maleodoranti, atti a offendere e, in ogni caso, a molestare le persone, superando i limiti di normale tollerabilità”, prodotte dallo stesso stabilimento di raffineria, nonché per il reato di disastro innominato colposo (art. 449 c.p. in relazione all’art. 434 c.p.) per aver cagionato “un disastro da cui derivava un concreto ed effettivo pericolo per l’incolumità pubblica, nella specie un’eccezionale diffusione, nella popolazione dimorante nelle località e nei Comuni limitrofi allo stabilimento, di patologie dell’apparato respiratorio…e tumorali…anche mortali, con sensibile incremento del tasso di mortalità…”, in Milazzo fino all’anno 2014. In particolare è stato contestato al dirigente di “non avere adottato, agendo nella veste su indicata, la migliore tecnologia disponibile e le più evolute modalità di esercizio dell’attività produttiva della Raffineria di Milazzo S.c.p.a. atte a garantire la tutela della salubrità dell’ambiente e della salute ed incolumità della popolazione residente nelle zone limitrofe allo stabilimento medesimo”. Sono stati contestati anche altri reati in capo alla Raffineria di Milazzo. Tale richiesta di rinvio a giudizio è il frutto di un’estenuante attività processuale posta in essere negli anni dal sottoscritto, assistito sempre dal mio Legale di fiducia, l’Avvocato Antonio Giardina del foro di Barcellona P.G., esperto in Diritto dell’Ambiente, che ha rappresentato anche numerose persone offese abitanti dei Comuni di Milazzo e San Filippo del Mela, coadiuvando la presentazione di molteplici denunce ed atti all’Autorità Giudiziaria e, da ultimo, l’opposizione ad una richiesta di archiviazione che sorprendentemente la Procura della Repubblica di Barcellona P.G., nella persona proprio del suo Procuratore Capo, aveva improvvidamente formulato, nonostante le evidenze dell’attività di indagine preliminare. Il GIP del Tribunale di Barcellona P.G., infatti, dopo un’importante discussione all’udienza dinanzi a sé fra i difensori delle parti, ha rigettato la richiesta di archiviazione della Procura, accogliendo invece l’opposizione presentata dallo stesso Legale e da quelli di alcune associazioni ambientaliste. Certamente all’udienza fissata nel mese di ottobre, dinanzi al GUP presso il Tribunale di Barcellona P.G., mi costituirò parte civile per portare avanti la battaglia legale frutto di anni di lavoro…Intendo infine menzionare che il provvedimento notificato considera anche tutti i comuni della Valle del Mela compreso Milazzo come parti offese nonchè la Regione Siciliana, il Ministero dell’Ambiente e il Ministero della Sanità i quali hanno il dovere a mio avviso, come atto dovuto, di doversi costituire parte civile a tutela della salute pubblica. Per questi motivi adesso è arrivato il momento che si consideri urgentemente il “Riesame delle Autorizzazioni integrate ambientali AIA”.