CARABINIERI DI MESSINA : ESEGUITE 3 MISURE CAUTELARI AGLI ARRESTI DOMICILIARI . F ALCONE (ME): BANDA DI LADRI IN TRASFERTA . S I SPACCIANO PER FALSI MEDICI DELLA PREVIDENZA SOCIALE E DERUBANO UN ’ ANZIANA DONNA


All’alba di oggi, nella Provincia di Siracusa, i Carabinieri del Comando Provinciale di Messina,
unitamente a quelli del Comando Provinciale di Siracusa, hanno dato esecuzione ad
un’ ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Giudice delle Indagini
Preliminari del Tribunale di Patti (ME), su richiesta della locale Procura della Repubblica,
guidata dal Procuratore Angelo Cavallo , a carico di 3 soggetti, due donne ed un uomo,
ritenuti responsabili – a vario titolo – di furto aggravato in concorso, mediante modalità
fraudolente, ai danni di un’anziana vittima. Il provvedimento restrittivo scaturisce da una
complessa attività di indagine, sviluppata dal maggio di quest’anno dalla Compagnia
Carabinieri di Barcellona Pozzo di Gotto, coordinata dal sostituto Procuratore della
Repubblica Dott.ssa Giorgia Orlando , i cui esiti hanno consentito di documentare
l’operatività di un gruppo di truffatori – con base nella Provincia di Siracusa ma attivi in
tutta la zona orientale dell’Isola– i cui componenti, hanno derubato, a Falcone (ME), nel
mese di maggio scorso, un’anziana donna ottantenne, la quale è stata adescata presso la
fermata degli autobus.
Le investigazioni, in particolare, hanno permesso di documentare come gli indagati, senza
alcuna remora, agendo in pieno giorno ed anche in aree frequentate da altre persone,
siano state in grado di individuare l’anziana vittima presso la fermata degli autobus e
creare con la stessa un legame di fiducia presentandosi come medici della previdenza
sociale , rappresentandole la possibilità di usufruire, dopo essere stata sottoposta ad
un’apposita visita medica domiciliare, di sgravi fiscali sull’acquisto delle medicine assunte
e la inducevano a salire a bordo della loro autovettura facendosi condurre,, dopo averla
rassicurata sulla loro buona fede simulando una telefonata ad un parente stretto della
anziana donna, presso il suo appartamento.
Giunti presso l’appartamento della vittima, mentre le due false dottoresse entravano in
casa, il terzo complice le attendeva all’esterno a bordo di un’autovettura FORD FOCUS di
colore blu scuro con il compito di “palo”.
Le due donne iniziavano la visita rimuovendo i gioielli indossati dall’anziana e, mentre una
delle due svolgeva la finta visita medica tenendo così impegnata la vittima, l’altra
provvedeva a depredare l’abitazione asportando tutti i monili in oro, compresa la fede
nuziale, nonché la somma contante di 700,00 Euro. Le due donne in pochi minuti si sono
impossessate di tutti i valori custoditi in casa e poi, con la scusa di avere dimenticato in
auto l’apparecchio per misurare la pressione, si sono allontanate dall’abitazione senza più
farvi ritorno. Dopo alcuni minuti, la vittima non vedendole tornare ha compreso di essere
stata raggirata e si è resa conto di essere stata derubata ma, dimostrando un’ottima
presenza di spirito ed una pronta capacità di reazione, si è subito rivolta ai Carabinieri
della Stazione di Falcone fornendo un preciso resoconto dei fatti. I militari hanno
immediatamente avviato le indagini ed è stato così possibile ricostruire pienamente
l’episodio, attraverso l’acquisizione dei filmati delle telecamere di video sorveglianza di
vari esercizi commerciali del paese, l’escussione di alcuni testimoni che avevano notato
l’autovettura con a bordo i tre soggetti aggirarsi per il centro abitato di Falcone, ed infine
con l’acquisizione di tabulati di traffico telefonico dei telefoni cellulari in uso agli arrestati.
Grazie al tempestivo lavoro investigativo sono stati identificati i tre autori del reato ed è
stato acquisito il grave ed univoco quadro indiziario a loro carico che è alla base del
provvedimento cautelare eseguito.
I truffatori, hanno agito in tre, interpretando una vera e propria sceneggiatura. L’uomo
alla guida dell’autovettura fungeva da “palo” al fine di monitorare eventuale presenza o
arrivo di familiari o forze di polizia per poi allontanarsi e far perdere le proprie tracce.
La vittima era avvicinata dalle due donne, che si spacciavano per finti medici della previdenza
sociale, riuscendo ad irretire e carpire la fiducia della stessa con la finta scusa degli sgravi
fiscali su alcuni farmaci acquistati.
I Carabinieri stanno vagliando il coinvolgimento degli odierni indagati anche in
altri fatti reato avvenuti negli ultimi mesi nella fascia tirrenica della Provincia ed
invitano le eventuali vittime di analoghi episodi a rivolgersi presso una delle 93
Stazioni Carabinieri capillarmente distribuite sul territorio della Provincia di
Messina per sporgere denuncia poiché, come dimostrato in questo caso, una
sollecita denuncia consente agli organi dello Stato di fornire una rapida ed efficace
risposta.
I Carabinieri del Comando Provinciale di Messina hanno eseguito 3 provvedimenti
a carico dei sottonotati indagati:
1. BONA Antonino, 23 enne, di Melilli (SR)
2. FIASCHE’ Giuseppina, 18 enne, di Melilli (SR)
3. SESTA Angela, 20 enne, di Melilli (SR)

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