GLI ELOGI AI SOCCORRITORI DEL CAPO DELLA POLIZIA GABRIELLI


“Sono voluto venire qui per trasmettervi tutta la mia partecipazione, il mio ringraziamento ed il mio orgoglio per quanto avete fatto e per quanto ancora farete. Il soccorso pubblico, simboleggiato dalle torce incrociate nel nostro stemma araldico, è nel nostro D.N.A. e voi l´avete dimostrato in questi giorni. Questa è la Polizia che io amo, inflessibile con chi delinque, ma che entra subito in sintonia con i cittadini, che sono la ragione principale del nostro esistere”.

Così il Capo della Polizia Franco Gabrielli che, dopo aver partecipato alle esequie solenni per le  vittime del crollo del ponte Morandi, si è recato in Questura a Genova dove, accompagnato dal Questore Sergio Bracco, ha incontrato i tanti poliziotti che sin dai primi istanti, anche liberi dal servizio e senza soluzione di continuità e nonostante le avverse condizioni meteo, si sono adoperati per prestare soccorso e dare ausilio a quanti sono rimasti coinvolti nella immane tragedia che il 14 agosto ha scosso il capoluogo ligure e l´Italia intera.

Il Prefetto Gabrielli ha voluto esternare la propria vicinanza e gratitudine alle donne e agli uomini dei vari reparti della Polizia di Stato, alcuni dei quali rientrati in servizio appositamente o trattenutisi dopo il turno notturno, che con coraggio, passione, spirito di sacrificio e abnegazione, hanno aiutato ad estrarre vive svariate persone da sotto le macerie, hanno dato aiuto a chi era rimasto bloccato sulla porzione di ponte non crollata e hanno soccorso i feriti tra le macerie.

Parole di elogio sono state rivolte dal Capo della Polizia anche ai poliziotti degli uffici investigativi della Questura e a quelli giunti di rinforzo dalle province limitrofe, che assieme hanno effettuato i primi accertamenti e collaborato sin da subito con l´autorità giudiziaria nelle indagini.

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