Diciotti, Salvini contro l’Ue


Salvino Cavallaro – 150 persone ancora a bordo della nave Diciotti che sosta ormai da tanti giorni nel porto di Catania. Un film già visto altre volte e che racchiude l’Italia della confusione e dei disaccordi anche in ambito di scelte politiche, in un governo gialloverde che scricchiola fin dalla sua recente nascita. Salvini, Conte e Di Maio si sono schierati apertamente contro l’Unione Europea, la quale dopo il vertice di Bruxelles ha deciso di non volere assumersi l’onere di smistare i migranti della nave Diciotti in altri porti europei. Su questa situazione si è ormai scaduti sul “chi l’ha dura la vince”, una presa di posizione assurda che non favorisce i rapporti politici dell’Italia nell’ambito europeo. La prova di forza di Salvini non ha sortito alcun effetto nei ricollocamenti dei migranti tra i vari partner europei. Segno evidente che le minacce non aiutano a trovare una soluzione al problema, come non è neppure saggio dire: “Pagheremo meno i fondi europei”. Così dice il Primo Ministro Conte: “L’Italia è costretta a prendere atto che l’Europa oggi ha perso una buona occasione in materia di immigrazione, non essendo riuscita a battere un colpo in direzione dei principi di solidarietà e di responsabilità che pure vengono declamati quali valori fondamentali dell’ordinamento europeo”, un po’ come dire che visto il silenzio assordante dell’Europa in materia di aiuto all’Italia sul problema dell’immigrazione, si adotterà il sistema dell’inimicarsi i rapporti politici. Certo, non da oggi il problema è sotto gli occhi di tutti e per troppo tempo si è trascinato anche con i precedenti governi italiani che hanno cercato sempre di mediare una questione politica che ci ha caricato di responsabilità e di non aiuto da parte dei partner europei. Siamo convinti che queste 150 persone ferme sulla nave Diciotti nel porto di Catania in attesa di sbarco, rappresentino la goccia che ha fatto traboccare un vaso già colmo di anni in cui nulla si è risolto sul tema immigrazione. Tuttavia, in questo preciso momento storico in cui il populismo sembra essere diventato di moda e sfruttare l’esasperazione della gente per continuare una campagna elettorale infinita sembrerebbe quasi d’obbligo, riteniamo davvero che certi toni che inneggiano al ricatto siano fuori luogo e stridono al confronto di un’Italia che ha sempre dato spunti di democrazia pur con tutti gli errori commessi in passato. Dice Salvini: “L’Ue fa finta di non capire? Bene, allora pagheremo di meno. Penso che gli italiani si aspettino buon senso, rigore e tranquillità….”. Già, gli italiani si aspettano buon senso, rigore e tranquillità! Peccato che non sia questo il sistema di agire e risolvere una situazione che rischia addirittura di sfociare in sequestro di persona e arresto illegale. Infatti, il Procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio, in un’improvvisa ispezione a bordo della nave Diciotti, ha trovato decine di migranti “malati e colpiti da scabbia”. Per questo motivo interrogherà al Viminale alcuni funzionari e ufficiali della Guardia Costiera. Insomma, tutti contro tutti, in una situazione che sa di tragedia umana senza fine e che sembra irrisolvibile per questi sistemi ricattatori e antidemocratici.

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