COME GOVERNARE L’ITALIA


Antonio Dovico – Rispondere alla domanda  è imbarazzante. Sarà chiaro perché, alla fine della lettura. Dopo il ventennio della dittatura fascista, gli italiani ci siamo illusi che con la democrazia  il potere sarebbe passato nelle mani del popolo. Di questo erano convinti i miei amici comunisti, più che i seguaci di altri partiti. I volenterosi protagonisti emersi dopo la sconfitta della dittatura, in perfetta concordia tra loro, si sono riuniti per ragionare su un documento chiamato  “Carta Costituzionale”, che avrebbe regolato la vita della Nazione. Partecipavano alla stipula tutti i partiti dell’epoca, tranne  quello Fascista, dichiarato fuori legge. La bellezza della Costituzione fu riconosciuta da tutti, e a tutt’oggi dobbiamo ringraziare coloro che  l’hanno strutturata. E’ servita in passato, e serve anche nell’agitato presente politico-governativo. Intorno ad essa è lecito pretendere modifiche, ma la questione non rientra nel caso in discussione.
 
Ci gioviamo invece proprio adesso della sua preziosa utilità. Con i costumi politici sempre più rilassati, il presidente Mattarella, ha potuto calmare i bollenti spiriti degli attuali governanti. Da quando ha fatto irruzione in politica il quasi-onnipotente (tutti sappiamo perché) Silvio Berlusconi, si pretende che il suffragio del popolo conceda ai governanti il potere di soggiogare tutte le altre istituzioni, che nell’insieme operano per la buona organizzazione, nonché per salute democratica dello Stato.
 
Se Berlusconi avesse avuto ragione, non si sarebbe più trattato di uno Stato Democratico, ma di una  bieca dittatura di stampo comunista, oppure  fascista. Non fa differenza, perché entrambi perfettamente equivalenti nell’azione repressiva della libertà. E’ chiaro che se la Magistratura fosse assoggettata al Governo, avrebbe la mani legate, e non  potrebbe fare giustizia secondo … Giustizia. Lapalissiano! Stessa considerazione per le forze dell’ordine, e per i restanti comparti statali.
 
Era penoso Berlusconi, quando voleva sottrarsi ai processi, facendosi forte della valanghe di voti che lo issavano al governo. Duole che lo imitino gli attuali governanti,  pretendendo tacitare Boeri ed altri funzionari, i quali, in quanto esperti nella  materia che gestiscono, esprimono doverosamente il loro parere tecnico, onde l’esecutivo possa fare i giusti passi nella formulazione di una legge la quale, se non perfetta, sia almeno accettabile. Un evviva la Costituzione e il Presidente Mattarella che l’ha rispolverata lasciamocelo sfuggire dalle labbra: e’ cosa giusta.
 
12/10/2018                                                             Antonio Dovico

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