Alle prime ore di oggi, martedì 22 gennaio 2019, personale della Squadra Mobile di Messina con la collaborazione della Squadra Mobile di Reggio Calabria e della Squadra Mobile di Palermo, ha dato esecuzione all’ordinanza cautelare del GIP presso il Tribunale di Messina su richiesta della Procura Distrettuale della Repubblica diretta dal Procuratore della Repubblica dott. Maurizio de LUCIA, relativa a 17 misure di custodia cautelare in carcere a carico di altrettanti soggetti, sotto elencati, ritenuti responsabili, a vario titolo, dei delitti di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, spaccio di stupefacenti, porto e detenzione illegale di armi e munizioni, associazione finalizzata al furto di ciclomotori ed altro operante in Messina.
Destinatari della custodia cautelare in carcere:
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ANGHELONE Lorenzo, nato a Melito di Porto Salvo (RC) in data 07/04/1989 e residente in Bagaladi (RC), via Angelo Ciancia;
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ARENA Francesco, nato a Messina il 13.09.1981, ivi residente in Vico Fede nr. 14; già detenuto;
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ARENA Michele, nato a Messina il 21.02.1960, ivi residente in Vico Fede nr. 09;
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BONANNO Antonio, nato a Messina il 22.12.1982 ed ivi residente in Via S. Jachiddu, 27.
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BUCÈ Bartolo, nato a Messina il 23.11.1955, ivi residente in Via Consolare Valeria nr. 2;
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CANNAVO’ Filippo, nato a Messina il 04.04.1982, ivi residente in Casette Rurali nr. 7 Ritiro; già detenuto;
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CARBONE Ugo, nato a Messina il 07.11.1975, ivi residente in Via Bussone da Carmagnola nr. 127 Rione Condottieri;
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CORTESE Giovanni, “u criaturi”, nato a Messina il 02.01.1974, ivi residente in Via Gaetano Alessi nr 21 Rione Mangialupi; già detenuto;
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MERCURIO Paolo, nato a Messina il 13.02.1993, ivi residente in Vico Fede nr. 11; già detenuto;
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MIRABELLO Angelo, a Messina il 21.5.1966, ivi residente in via Gioacchino Chinigò 2\9;
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MUSOLINO Paolo Francesco, nato a Messina il 20.12.1986, ivi residente in via Gaetano Alessi nr. 5 rione Mangialupi;
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ORLANDO Mario, nato a Messina il 21.12.1980, ivi residente in Via Monsignor Grano;
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RAFFA Pietro, nato a Messina il 15.06.1979, ivi residente in Rione Taormina Case IACP, pal. B;
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ROSACI Santoro, nato a Melito di Porto Salvo (RC) il 03.01.1985 ed ivi residente in Via Caredia nr. 128;
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RUSSO Francesco, nato a Messina F8.8.1983, ivi residente in via 2\N 10 Giostra; già detenuto;
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RUSSO Gaetano, nato a Messina il 26.04.1982, ivi residente in via Monte Scuderi p. 19; già detenuto;
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SIRACUSA Luigi inteso Angelo, nato a Roma l’8.11.1962, residente a Messina in via Carità 3 Villa Quiete.
Le indagini della Squadra Mobile esperite, sotto le direttive della Direzione Distrettuale Antimafia di Messina, tramite intercettazioni telefoniche ed ambientali, servizi di appostamento, sequestri di sostanza stupefacente e video-riprese, hanno individuato l’esistenza di un sodalizio criminoso operante nella città di Messina, quartiere Valle Degli Angeli, avente base in vico Fede domicilio degli ARENA che si rivelava un vero e proprio Fortino attorno al quale giravano gli affari illeciti della consorteria, costituita dai componenti del nucleo familiare degli ARENA, e di soggetti gravitanti intorno a loro, individuati e valutati nel loro operare singolo ed armonicamente in favore del gruppo, dedito al traffico di diversi tipi di sostanze stupefacenti.
In particolare, in esito all’attività della Squadra Mobile, ARENA Francesco, ARENA Michele, MERCURIO Paolo, RAFFA Pietro, MUSOLINO Paolo Francesco, CARBONE Ugo, ORLANDO Mario, BUCÈ Bartolo, CANNAVO’ Filippo, BONANNO Antonio, CORTESE Giovanni, MIRABELLO Angelo sono risultati indagati del delitto di cui all’art. 74 D.P.R. 309/90, art. 74 I, II e III comma DPR 309/1990, per essersi stabilmente associati tra loro al fine di commettere più delitti di cui all’art. 73 DPR 309/1990, costituendo un’articolata associazione, dedita all’acquisto, alla detenzione, nonché allo spaccio di consistenti quantitativi di sostanza stupefacente del tipo hashish e marijuana.
ARENA Michele ed ARENA Francesco in qualità di promotori, direttori ed organizzatori dell’associazione, provvedevano ad impartire le direttive ai vari consociati, a mantenere i contatti con i fornitori di sostanza stupefacente, ad acquistare le varie partite di tale sostanza ed infine, sia direttamente che a mezzo dei pusher del gruppo, a cedere a terzi la droga.
MERCURIO Paolo, CORTESE Giovanni, CARBONE Ugo, ORLANDO Mario e MUSOLINO Paolo Francesco, avevano il compito di coadiuvare ARENA Michele e ARENA Francesco nella gestione dell’attività del gruppo, MERCURIO e CARBONE, erano attivi nell’approvvigionamento di sostanza stupefacente; CARBONE, MUSOLINO e ORLANDO operavano per immettere nel mercato la sostanza stupefacente.
CANNAVO’ Filippo, BONANNO Antonio, rifornendosi abitualmente di sostanza stupefacente dagli ARENA la collocavano poi sul mercato. RAFFA Pietro, BUCE’ Bartolo operativi nell’associazione con il compito di fornire ogni utile supporto agli ARENA, MIRABELLO Angelo, procurava gli aspiranti acquirenti, partecipando alla contrattazione del prezzo da proporre ed alle modalità di approvvigionamento della sostanza.
Le indagini hanno evidenziato che gran parte dello stupefacente da introdurre nel mercato messinese aveva provenienza dalla Calabria, infatti ROSACI Santoro e ANGHELONE Lorenzo personaggi calabresi colpiti dal provvedimento cedevano sostanza stupefacente di tipo hashish del peso di gr. 999,3 ad ARENA Francesco ed ARENA Michele.
A tal proposito, il 25 gennaio 2016 si procedeva al sequestro della somma di denaro di 30.000,00, trovata in possesso di ANGHELONE Lorenzo e ROSACI Santoro quest’ultimo con precedenti ex art. 416 bis c.p., dopo che gli stessi si erano incontrati con ARENA Francesco, per concordare l’acquisto di una partita di sostanze stupefacenti. Il giorno successivo all’esito di appostamenti si operava il sequestro del chilogrammo di hascisc indicato.
Sempre ARENA Francesco e ARENA Michele, in concorso tra loro, con altri soggetti calabresi non individuati, detenevano un ingente quantitativo (pari ad almeno 20 chili) di sostanza stupefacente di qualità non identificata. Si è accertato altresì, che la consorteria criminale aveva la disponibilità di armi e munizioni. Importante tra le attività di riscontro il sequestro nei confronti di ARENA Francesco e ARENA Michele di hashish del peso di circa tre chilogrammi che detenevano nella propria Fiat 600.
E ancora, elementi di gravità indiziaria sono stati acquisiti nei confronti di taluni degli indagati ARENA Francesco, MERCURIO Paolo, RUSSO Francesco e RUSSO Gaetano, in ordine alla sussistenza di un’altra associazione a delinquere, questa volta finalizzata alla la consumazione di furti di ciclomotori.
Alcuni indagati erano già stati oggetto di investigazioni.
La Squadra Mobile nell’ambito del P.P. 6924/07 istruito dalla Procura della Repubblica, Direzione Distrettuale Antimafia di Messina, aveva già permesso di delineare la caratura criminale di ARENA Francesco, in quel contesto ( settembre 2007 – aprile 2008), ritenuto capo di un’organizzazione criminale dedita principalmente allo spaccio di sostanze stupefacenti con approvvigionamenti provenienti dalla Calabria ed addirittura transfrontalieri, da paesi come l’Olanda.
Anche ARENA Michele, padre di Francesco è figura di assoluto rilievo nel tessuto malavitoso di questo centro, in grado di imbastire rapporti con altri noti esponenti della malavita di questo capoluogo, si evidenziavano nell’indagine rapporti con esponenti di spicco della criminalità organizzata messinese quali MESSINA Raimondo e GUARNERA Lorenzo. Lo stesso il 7.8.2015, era stato scarcerato dalla casa circondariale di Sulmona (AQ), dopo aver scontato una lunga pena detentiva a seguito di condanna definitiva ex art. 74 D.P.R. 309/90.
Elemento di primo piano del gruppo criminale oggetto d’indagine è da considerarsi anche CORTESE Giovanni con precedenti agli atti d’Ufficio perché colpito da ordinanza restrittiva in carcere nell’ambito dell’operazione Biancaleo che lo indicava fare parte di un’associazione finalizzata al traffico di stupefacenti (2004). Lo stesso era colpito ancora da provvedimento cautelare insieme con altre 42 persone ancora per associazione finalizzata alla cessione di ingenti quantitativi di stupefacenti (2005). Denunciato nell’anno 2006 nell’ambito dell’operazione Nemesi, per i delitti ex artt. 73-74 era sottoposto a sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno. Lo stesso è stato tratto in arresto il 31 maggio 2017, dalla Squadra Mobile, in esecuzione di ordinanza cautelare per il delitto di rapina in concorso in pregiudizio della Banca di Credito Peloritana di Barcellona P.G..
E ancora va indicato MERCURIO Paolo, personaggio già colpito dall’esecuzione dell’ordinanza Totem per associazione a delinquere di stampo mafioso (Gruppo Giostra).