PRECARI COMUNI: PUBBLICHIAMO UNA LETTERA DEL SINDACATO CSA REGIONI, SEGRETERIA REGIONALE PALERMO, INDIRIZZATA COME DI SEGUITO


CSA Regioni Autonomie Locali, Segreteria Regionale Sicilia – Palermo lì 07/02/2019 Prot. n. 21/2019/CG – 

Ai Sindaci, Ai Segretari Generali, Ai Funzionari responsabili Area Risorse Umane, Ai responsabili finanziari E p.c. Al Presidente della Regione Sicilia, All’Assessore Funzione Pubblica, A tutti i dipendenti a tempo determinato –

Oggetto:DELIBERA CORTE DEI CONTI 27/2019 e 28 / 2019 / par – Applicazione d.lgs 75/2017 e Legge Reg 27/2016 – stabilizzazione lavoratori a tempo determinato.

 

IL TESTO DELLA LETTERA

Il sindacato CSA invita le SS.LL. a proseguire nel processo di stabilizzazione dei lavoratori a tempo determinato in forza agli Enti, giudicando incomprensibile quello che sta succedendo dopo la pubblicazione del “parere” della Corte dei Conti: risulta infatti alla scrivente che molti Enti hanno bloccato le procedure di stabilizzazione, altri addirittura pongono in serio dubbio i contratti firmati recentemente . Tutto questo è inaccettabile in quanto questi lavoratori sono in forza agli Enti in virtù di legge “specialis” godendo di una specifica previsione normativa (legge 27/2016- 8/2018 e ss.) e di un finanziamento esclusivo volto a stabilizzare tutta la platea. Nel ribadire quanto contenuto nel precedente documento informativo di questa O.S. si evidenzia che la Legge 75/2017 (c.d.MADIA) e la relativa circolare attuativa n.3 del 2017 sanciscono la esclusività del contributo regionale per la stabilizzazione dei lavoratori a t.d. in deroga al famoso 50% da destinare alle eventuali assunzioni all’esterno. Nel particolare i primi due commi dell’articolo 20 del d.lgs n.75/2017 costituiscono i due pilastri portanti della possibilità che hanno le amministrazioni di avviare procedure di reclutamento speciale transitorio per il triennio 2018 – 2020. E’ vero che il comma 2 dell’art.20 consente alle amministrazioni per il triennio 2018 2020 di bandire procedure concorsuali riservate, in misura non superiore al cinquanta per cento dei posti disponibili, destinata al personale a t.d., ma allo stesso tempo si specifica chiaramente che le risorse dell’art.9 comma 28 del d.l. 78/2010 (risorse di contratti di lavoro flessibile come quelli a tempo determinato) sono, invece, per intero destinabili alle finalità dell’art.20 comma 1 e 2 d.lgs 75/2017 (Circolare 3/2017 punto 3.2 denominato le procedure di reclutamento dell’articolo 20 ) pagg 3 e 4). La suddetta Circolare, inoltre al punto concernente le risorse finanziarie aggiuntive specifica che “ il piano di reclutamento speciale previsto in via transitoria dall’articolo 20 consente di utilizzare in deroga all’ordinario regime delle assunzioni e per le finalità volte esclusivamente al superamento del precariato le risorse dell’articolo 9 comma 28 del DL 78/2010 calcolate in misura corrispondente al loro ammontare medio nel triennio 2015 2017 . Tali risorse quindi, possono elevare gli ordinari limiti finanziari per le assunzioni a tempo indeterminato previsti dalle norme vigenti, purché siano destinate per intero alle assunzioni a tempo indeterminato del personale in possesso dei requisiti previsti dall’articolo 20 nel rispetto delle relative procedure”. Per quanto riguarda le risorse finanziarie per le procedure di accesso ordinario dall’esterno in misura e percentuale del 50 per cento, la stessa circolare specifica che le amministrazioni possono utilizzare in aggiunta anche le risorse finanziarie ordinariamente previste dal rispettivo regime delle assunzioni con riferimento al triennio 2018/2020 al netto di quelle da destinare alle assunzioni a tempo indeterminato mediante procedure di reclutamento ordinario a garanzia dell’adeguato accesso all’esterno.….sic” . Il legislatore regionale con legge 8/2018 art.26 ha confermato questo approccio normativo. Pertanto nel ribadire che le amministrazioni dispongono della facoltà di continuare con i processi assunzionali senza interruzioni di sorta nelle more di una eventuale interpretazione sul combinato disposto delle suddette norme, si chiede un intervento immediato nei termini esposti del legislatore Regionale.

F.TO IL SEGRETARIO GENERALE  – IL DIPARTIMENTO PRECARI GIUSEPPE BADAGLIA

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