Reggio Calabria: Operazione Perseidi. Arrestati dalla Polizia di Stato tre giovani per violenza sessuale di gruppo nei confronti di una coetanea nella notte di San Lorenzo


A conclusione di complesse ed articolate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, diretta dal Procuratore Giovanni BOMBARDIERI, la Sezione “Reati contro la persona, in danno di minori e reati sessuali” della Squadra Mobile ha eseguito, nel corso della mattinata odierna, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di C.D. classe 1999, F.S. classe 1999 e C.G. classe 1998, ritenuti responsabili di violenza sessuale di gruppo ai danni di una coetanea.

Le indagini – coordinate dal Procuratore Aggiunto Gerardo DOMINIJANNI e dal Sostituto Procuratore Paolo PETROLO – hanno consentito di far luce su una drammatica vicenda di violenza sessuale posta in essere, durante una serata danzante in una località del basso Ionio reggino, dove tre ventenni, approfittando dello stato di ebbrezza di una ragazza poco più che diciottenne, la conducevano fuori dalla discoteca e abusavano a turno di lei sulla spiaggia.

Dalla ricostruzione dei fatti operata dagli investigatori della Squadra Mobile è emerso che la diciottenne aveva subito violenza sessuale da almeno tre giovani sulla spiaggia libera, all’esterno di una discoteca dove stavano trascorrendo la notte di San Lorenzo. L’allarme dei presunti abusi sessuali subiti dalla ragazza era stato dato da alcuni passanti al personale della Polizia di Stato in servizio di ordine pubblico fuori dal locale. La giovane veniva condotta in ospedale da un’ambulanza per le cure del caso e per essere sottoposta al protocollo sanitario previsto per le vittime di violenza sessuale.

Le attività investigative venivano condotte dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria con sofisticate intercettazioni telefoniche ed ambientali, attività di monitoraggio attraverso sistemi di videosorveglianza, l’acquisizione di dichiarazioni rese da persone informate sui fatti e con l’analisi, effettuata da personale medico specializzato, dei profili genetici (DNA) degli indagati comparati con quelli prelevati alla vittima in occasione del protocollo eseguito in Ospedale dopo la violenza.

Sulla base delle risultanze investigative acquisite dalla Squadra Mobile nel corso delle indagini, i magistrati della locale Procura della Repubblica, titolari dell’inchiesta, chiedevano ed ottenevano dal G.I.P. la misura cautelare della custodia in carcere a carico dei tre autori della violenza sessuale di gruppo, i quali risultano indagati anche del delitto di atti osceni, avendo perpetrato lo stupro sulla libera spiaggia nelle immediate vicinanze del locale pubblico, frequentato anche da soggetti minorenni.

Infine, C.D. classe 1999 autore, assieme ad altri due correi, della violenza sessuale di gruppo, dovrà rispondere anche del reato di violenza o minaccia volta a costringere taluno a commettere un reato, avendo minacciato una teste oculare, a poche ore dalla consumazione del fatto delittuoso, affinché non riferisse agli inquirenti ciò che sapeva, suggerendole quel che avrebbe dovuto dichiarare qualora fosse stata sentita dalle forze dell’ordine.

Contestualmente il G.I.P. ha emesso la misura cautelare della presentazione alla Polizia Giudiziaria a carico di B.E. classe 1999, M.A. classe 2000 e F.S. classe 1999, per favoreggiamento personale nei confronti degli autori della violenza sessuale di gruppo, non avendo riferito agli inquirenti ciò che sapevano in merito all’episodio delittuoso e agli autori del fatto.

Gli arrestati, dopo le formalità di rito in Questura connesse all’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, sono stati condotti presso la locale Casa Circondariale, a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.

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