OPERAZIONI ANTIDROGA ED ANTICORRUZIONE DEI CARABINIERI DEL COMANDO PROVINCIALE DI LATINA IN COLLABORAZIONE CON LA POLIZIA PENITENZIARIA DI LATINA


Eseguite nr. 34 misure cautelari, disarticolato un sodalizio, che oltre a gestire un vasto traffico di sostanze stupefacenti nell’area dei monti Lepini aveva costituito un sistema per assicurare, grazie alla corruzione di due operatori della Polizia Penitenziaria, le comunicazioni all’esterno dei detenuti e la fornitura dello stupefacente in carcere.

Prosegue l’azione di contrasto della Procura di Latina nel settore dei reati contro la pubblica amministrazione ed in materia di stupefacenti.

I Carabinieri del Comando Provinciale di Latina, in collaborazione con la Polizia Penitenziaria di Latina e con il supporto del personale del Reparto Tecnico del R.O.S. di Roma, di unità antidroga ed antiesplosivi del Nucleo Carabinieri Cinofili di Roma Santa Maria di Galeria, e la copertura aerea di un velivolo del Reparto Elicotteri Carabinieri di Pratica di Mare, sin dalle prime ore dell’alba, hanno dato esecuzione a 34 ordinanze di misure cautelari personali.

I provvedimenti restrittivi (30 custodie cautelari in carcere e 4 agli arresti domiciliari) sono stati emessi dal G.I.P. del Tribunale di Latina, Dott. Giuseppe CARIO, su richiesta dei Pubblici Ministeri della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Latina, Dott. Giuseppe BONTEMPO e Dott. Valerio DE LUCA, nei confronti di altrettanti soggetti accusati a vario titolo dei reati di di corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, truffa aggravata, ricettazione, detenzione illegale e spaccio aggravati di sostanze stupefacenti, detenzione e porto illegale di arma comune da sparo (artt. 81, 110, 319, 321, 479, 640 co. 1 e 2, 648 codice penale; artt. 110 c.p. e 73 comma 1 e 80 D.P.R. 309/90; artt. 110 c.p. e 2 e 4 L. 895/1967).

Le indagini, denominate “ASTICE” e “PETRUS”, sono state intraprese dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale alla fine del 2017 e, grazie alla stretta sinergia con i vertici della locale Polizia Penitenziaria, si accertava che un Ispettore e un Agente in servizio presso la Casa Circondariale di Latina ricevevano denaro per facilitare le comunicazioni dei detenuti fra loro e con persone esterne, far entrare in carcere derrate alimentari e stupefacenti e agevolare le richieste di spostamento di cella. Sfruttando alcuni elementi emersi, si riusciva a individuare non solo il canale di approvvigionamento dello stupefacente, ma anche i componenti del sodalizio che ne gestiva la distribuzione – oltre che in carcere – anche nell’area di Pontinia (LT).

Le investigazioni, svolte anche con la collaborazione della Direzione Centrale per i servizi Antidroga del Ministero dell’Interno, consentivano inoltre di :

  • individuare i canali di approvvigionamento e spaccio delle sostanze stupefacenti del tipo cocaina, marijuana ed hashish nell’ambito delle piazze dell’hinterland di Latina e dei limitrofi comuni dei monti Lepini, identificando gli organizzatori, i corrieri, gli spacciatori al dettaglio e gli assuntori;

  • sottoporre a sequestro:

. kg 1,200 circa di cocaina;

. kg 2,700 circa di marijuana;

. g 10 di hashish;

  • trarre in arresto in flagranza di reato n.ro 10 persone e sequestrare somme di denaro per circa 23.000 euro;

  • recuperare una pistola marca beretta calibro 40 S&W ed il relativo munizionamento, provento di furto;

  • accertare due cessioni di sostanza stupefacente a favore di un indagato detenuto all’interno della casa circondariale di Latina grazie alla corruzione di un agente della locale polizia penitenziaria, tuttora in servizio, il quale riceveva in cambio alcune dosi di sostanza stupefacente del tipo cocaina per uso personale;

  • documentare le comunicazioni epistolari e telefoniche non consentite con parenti e correi dei detenuti che venivano spostati, senza l’autorizzazione del Comandante della Polizia Penitenziaria, a seconda delle preferenze, per riorganizzare, durante il periodo detentivo, gli assetti criminali dei sodalizi criminali di appartenenza;

  • comprovare la consegna di € 12.000,00 (dodicimila) a un ispettore superiore della Polizia Penitenziaria, attualmente in congedo per limiti di età, quale compenso dei favori ricevuti.

I destinatari delle misure cautelari in carcere sono stati associati alle case circondariali di Latina, Roma Regina-Coeli, Roma-Rebibbia, Frosinone e Santa Maria Capua Vetere (CE), o sottoposti agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni.

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