DEMOCRAZIA PARTECIPATA, IL SINDACO FORMICA SPIEGA COS’E’ E COME FUNZIONA



Il Sindaco Giovanni Formica ha ritenuto opportuno intervenire a seguito delle reazioni che si sono e si stanno registrando sui social in riscontro all’iniziativa comunale di “Democrazia Partecipata”.
“A fronte delle polemiche innescate maliziosamente da qualche soggetto interessato – sottolinea il primo cittadino -si rende necessario chiarire ulteriormente il senso e le finalità della consultazione aperta dal comune su tre proposte che, proprio perché ammesse a votazione, sono riferite ad interventi ritenuti utili per la città.

Una legge regionale (art. 6, comma 1, L.R. 5/2014), prevede che i comuni siciliani debbano spendere una quota del 2% dei trasferimenti correnti con meccanismi di democrazia partecipata, ovvero delegando la scelta delle cose da acquistare (es. giochi per bambini, cestini gettacarte ecc.) o degli interventi da effettuare (es. rifacimento di una porzione di marciapiede, sistemazione di un’area a verde ecc.) direttamente ai cittadini. Per il comune di Milazzo, la quota è pari a circa 17 mila euro per anno. Qualora non vengano seguite le procedure indicate, il comune perde questa somma che resta nelle casse dell’amministrazione regionale.

Per dare esecuzione a questa disposizione di legge – e per non perdere i soldi – la Giunta Municipale, con delibera n. 171 del 16 ottobre 2019, ha emanato un avviso chiedendo ai milazzesi di formulare proposte per destinare queste risorse. Sono pervenute all’ente n. 5 proposte, due delle quali non ammissibili per l’eccessività del costo degli interventi suggeriti. Sulle 3 proposte ammesse, quindi, si è aperta la votazione che tanta sorpresa sta suscitando sui social.

Va ribadito che si tratta di un meccanismo previsto dalle norme e finalizzato ad evitare che il comune si veda tagliati i trasferimenti regionali del 2%.

Nessuno, quindi, pensa che scegliere uno dei progetti significhi affermare l’inutilità degli altri. Allo stesso modo, tutti quelli che, adesso, suggeriscono di fare altro, avrebbero potuto proporre nei tempi indicati la propria idea. Allo stato, è possibile soltanto scegliere tra quelle che, cittadini evidentemente più informati, hanno ritenuto di avanzare nei termini indicati nell’avviso pubblicato sul sito del comune e diffuso a mezzo stampa”.

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