Salvatore Cafiero, l’artista ispirato da una sensibile anima musicale.


  • Foto: Salvatore Cafiero.

                                                                                     SALVINOCAVALLARORUBRICANUOVA Rubrica “Incontri”

                                                                                             A cura di Salvino Cavallaro

Ti guardo ancora un po’” è un brano che nasce dall’amore, dal fatto che la distanza (guardandosi, appunto, da lontano e dentro), in questo periodo, è simbolo di rispetto e amore verso gli altri. Siamo in cerca dell’ispirazione e dell’introspezione… per fare sempre meglio, soprattutto ora. E’ una canzone che nella sua malinconia è piena di speranza, solidarietà e di amore verso il prossimo. Il singolo, non disponibile in vendita, è accompagnato da un video che mostra la fase di  realizzazione a distanza. “Ti guardo ancora un po’” contribuisce a diffondere il messaggio di sostegno a favore di strutture e persone impegnate nella gestione dell’emergenza promozionando, in particolare, due campagne di raccolta fondi: la Protezione Civile e la Regione Puglia, la mia terra. L’amore in tutte le sue forme ci porterà a vincere questa battaglia! Intanto, io e i miei amici presenti in questo brano, ci auguriamo di poter regalare qualche minuto di gioia e spensieratezza”.

FOTO CAFIERO1

Ho letto più volte questo messaggio scritto da Salvatore Cafiero e proposto ai mezzi d’informazione per essere divulgato. In queste sensibili parole è racchiuso tutto il sentimento di un artista la cui anima musicale si interseca all’introspezione del proprio io, dal quale emerge preponderante l’inconfutabile qualità del personaggio. Non è la prima volta che ho avuto modo di scrivere per Cafiero, del quale ho seguito i suoi passi musicali di artista compositore dal curriculum davvero interessante. Ma, al di là della ricerca raffinata e mai dozzinale di tutti i suoi brani proposti in parecchi anni di percorsi professionali dai quali ha tratto notevoli esperienze, Cafiero è per me il frutto di una sensibilità facilmente trasmissibile a tutti, anche a coloro i quali si accingono ad ascoltarlo per la prima volta. Eppure, questo ragazzo dalle grandi qualità musicali attende ancora con ammirevole pazienza il grande salto della popolarità che, come dicevo pocanzi, merita soprattutto per la naturale facilità di trasmettere empaticamente le sue emozioni. Nel brano “Ti guardo ancora un po’ ” che ho ascoltato con la curiosità di chi vuole entrare nell’anima di colui il quale ha creato un progetto significativo verso l’amore, si evince l’anima dell’artista. Sì, l’amore, quest’eterno sentimento che in questo periodo in cui siamo tutti chiamati a stare distanti per evitare di aumentare il diffondersi dell’epidemia provocata dal Covid 19, è messo a dura prova. Ebbene, Cafiero con questo brano di impronta dolcemente malinconica ma piena di speranza, ha pensato di diffondere il messaggio di solidarietà e sostegno a favore di strutture e persone impegnate nella gestione dell’emergenza verso la Protezione Civile e la Regione Puglia, la sua terra natia. Un chiaro messaggio di sensibilizzazione verso tutti noi, per me che sono giornalista e per chi attraverso la propria attività può fare qualcosa per aiutare il prossimo. Cafiero lo fa attraverso la sua musica, le sue parole, il suo gesto di ammirevole altruismo. E allora devo proprio dire di non essermi sbagliato quando a pelle ho avvertito la sua caratura umana riflessa in musica. Già, proprio da quella prima volta che lo ascoltai, ho colto in lui il tratto di un artista di particolare sensibilità musicale che parte dallo scrutare quell’io profondo che si riflette sugli altri. In fondo è la sintesi dell’amore espresso chiaramente nel suo brano “Ti guardo ancora un po’”.

Salvino Cavallaro

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