– Foto: dott. Attilio Andriolo.
Rubrica “Incontri”
A cura di Salvino Cavallaro
Prosegue con successo il rapporto di interscambio di idee nella rubrica INCONTRI, sulla situazione creata dalla diffusione epidemica del Covid 19. Anche il Dottor Attilio Andriolo ha contribuito con questo suo articolo intitolato “Eroi o Vittime?” a significare la sua riflessione sull’opera dei medici in questa particolare circostanza. Una professione spesso sminuita nel suo alto significato di persone preposte alla cura degli ammalati, ma anche tante volte denunciata per omicidio colposo nel momento in cui si sono verificati dei morti. Interessanti dubbi sul sentire comune nei confronti della classe medica, che il Dr. Andriolo esprime con capacità di sintesi. Buona lettura
Salvino Cavallaro
EROI O VITTIME?
Si continua a parlare da quando è iniziata l’emergenza coronavirus di isolamento delle persone in casa per salvaguardare la salute delle persone , limitando al massimo la diffusione del virus. Questo sacrificio, grande o piccolo che sia, va fatto anche per tutti quei medici che in questi giorni si sono prodigati, mettendoci il cuore e rimettendoci in qualche caso la vita, in trincea a salvare quante più vite è possibile.
Eroi dei tempi moderni, così saranno ricordati i medici e gli infermieri nei prossimi anni, quando di questi tristi giorni rimarrà un pallido ricordo e sarà il tempo delle commemorazioni. Ma almeno 74 medici , il numero è aggiornato a sabato 4, non saranno più fra noi. Eroi! Avevamo dimenticato che gli uomini potessero esserlo ai nostri tempi, peggio ancora dei medici. Eppure fino a ieri i medici sono stati vituperati, malmenati, denunciati per omicidio colposo quando qualcuno dei loro pazienti moriva. Adesso sono esaltati fino a chiamarli eroi. Cos’è successo? Ancora è troppo presto per capire ma ci sorge un dubbio: non sarà per nascondere le responsabilità di una classe politica e manageriale, la quale non si è preoccupata affatto di dotare la schiera dei sanitari dei DPI per proteggerla integralmente dai contagi e addirittura di spedirla in prima linea, nonostante fosse risultata positiva ad un tampone? Quindi ricordiamoci di loro che rimarranno comunque i nostri eroi, ma non dimentichiamo questo sistema perverso che li ha mandati al sacrificio estremo fra norme sbagliate ed inefficienze imperdonabili.
Attilio Andriolo