Mister Giampaolo sta preparando un Toro dalla mentalità nuova


— Miste Giampaolo.

Se il buongiorno si vede dal mattino, chissà se il Toro cambierà davvero mentalità e si adeguerà a un calcio più moderno. E’ il nuovo corso dettato da Marco Giampaolo, l’allenatore che casa granata ha voluto per iniziare un processo di ambientamento mentale a una squadra che per troppi anni ha vissuto sugli antichi lanci lunghi e pedalare. Roba vecchia che non produce nulla se non agevolare l’avversario in un calcio la cui globalità insegna che il possesso palla e i passaggi brevi e precisi con massimo due tocchi, devono avere la priorità nell’ambito del gioco prodotto da tutta la squadra. A partire dal portiere, dalla difesa e proseguendo poi attraverso il centrocampo e l’attacco, sempre con fare aggressivo e da pressing alto in caso di non possesso palla. Questa è la linea da seguire! E’ il credo calcistico del nuovo coach del Toro Giampaolo che ha dato ottimi risultati al tempo della Sampdoria, ma che al Milan, frettolosa e intransigente com’è stata la società, non ha sortito i meriti dovuti a causa di un parco giocatori le cui caratteristiche avrebbero avuto maggiore bisogno di tempo per incamerare perfettamente il lavoro del suo tecnico. Un 4-3-1-2 che è il marchio indelebile di mister Giampaolo che porterà avanti anche al Toro, nella speranza fattiva di un rinnovamento mentale proiettato a quel calcio moderno che, per essere attuato, dopo anni di calcio antico, ha bisogno di molta pazienza, di molte ripetizioni in sede di allenamento, fino a che i movimenti della squadra nella sua interezza si rendano fluidi, rapidi, precisi, evitando quel portar palla tipico della non squadra di calcio. Naturalmente stiamo viaggiando tra le nuvole della teoria calcistica che deve essere tramutata in pratica con la pazienza dovuta da parte della società e dei tifosi, perché secondo noi questa è la strada giusta per perdere di vista il gioco noioso e improduttivo espresso da anni dal Toro, per ammodernarsi in qualcosa di più divertente e magari più intraprendente nella voglia di tentare con maggiore assiduità un gioco propositivo e meno propenso a quella distruzione del gioco avversario, che per anni è stato il mantra di un Toro i cui risultati sono stati sotto gli occhi di tutti. Il 4 a 1 inflitto dal Toro allo stadio Grande Torino nella prima partita di esordio – allenamento contro il Novara, pur nell’assoluta insignificante valutazione del risultato, ha dato comunque ottime indicazioni di gioco su quanto abbiamo detto sin qui. Dunque, crediamo davvero che con questa nuova fresca mentalità calcistica che apporterà mister Giampaolo e i nuovi acquisti che si aggiungeranno ai vari Linetty, Rodriguez, Vojvoda, si potrà assistere a un cambio mentale che definiremmo epocale (almeno tatticamente e mentalmente) per la lunga e gloriosa storia del Toro.

Salvino Cavallaro

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