Correva l’anno 1945 – la seconda guerra mondiale non è ancora finita e le sue atrocità erano bene impresse negli occhi degli italiani – quando l’allora Ministro dell’Interno Ivanoe Bonomi costituiva l’Ufficio Speciale di Pubblica Sicurezza “San Pietro” la cui missione – unica e del tutto particolare – era stata sancita nel 1929.
Nei Patti Lateranensi infatti, con il riconoscimento dello Stato Città del Vaticano, era stato previsto per Piazza San Pietro uno speciale regime giuridico: … piazza di San Pietro, pur facendo parte della Città del Vaticano, continuerà ad essere normalmente aperta al pubblico e soggetta ai poteri di polizia delle autorità italiane; le quali si arresteranno ai piedi della scalinata della Basilica… (art. 3 dei Patti lateranensi).
La tutela della sicurezza di fedeli e pellegrini che affollano Piazza San Pietro, è da allora affidata a questo ufficio della Polizia di Stato che – nato come “Ufficio speciale di Pubblica Sicurezza San Pietro” dal 2001 ha assunto la denominazione di Ispettorato di Pubblica Sicurezza “Vaticano”.
Oggi si celebra in Vaticano il 75° anniversario dalla costituzione dell’Ispettorato e la solennità di San Michele Arcangelo, Santo Patrono della Polizia di Stato e della Gendarmeria Vaticana che, come ormai è tradizione, insieme celebrano la ricorrenza.
Alle ore 9.00 il Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin ha officiato la Santa Messa alla presenza del Ministro dell’Interno Lamorgese, del Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Gabrielli, del Comandante della Gendarmeria Vaticana Gauzzi Broccoletti e di alte cariche dello Stato Vaticano ed Italiano.
Dopo la celebrazione è stata inaugurata, alla presenza del Presidente del Governatorato dello Stato Città del Vaticano Cardinale Giuseppe Bertello, una mostra fotografica che racconta alcuni dei momenti salienti dei 75 anni di attività dell’Ispettorato di Pubblica Sicurezza “Vaticano”. Anni costellati da eventi e celebrazioni straordinarie rese ancor più uniche dalla presenza del Sommo Pontefice: giubilei, concili e conclavi hanno costituito banco di prova per le donne e gli uomini della Polizia di Stato che, come ha ricordato il Prefetto Gabrielli, sono quotidianamente chiamati a coniugare il necessario rigore nei controlli con la sensibilità dovuta alle decine di migliaia di visitatori provenienti giornalmente da tutto il mondo: “garantire la sicurezza senza turbare la spiritualità”.
Quale segno di riconoscimento per l’operato svolto quotidianamente, il Santo Padre ha concesso un’udienza speciale ai poliziotti ed alle loro famiglie, alla presenza delle autorità italiane e vaticane.
L’udienza speciale si è tenuta nell’aula Paolo VI e, in attesa dell’arrivo del Santo Padre, con la conduzione del giornalista Alberto Matano, si sono alternati contributi video sulla ricorrenza e momenti musicali eseguiti dalla Banda della Polizia di Stato diretta dal maestro Maurizio Billi, accompagnata dal tenore Francesco Grollo e delle note della violinista Olga Zakharova del Teatro alla Scala di Milano.
A memoria di questa sentita ricorrenza, su iniziativa dell’Ispettorato di Pubblica Sicurezza “Vaticano”, le autorità italiane e vaticane hanno voluto l’emissione congiunta di un francobollo commemorativo della serie tematica “il senso civico”.
È stata inoltre coniata una medaglia commemorativa che raffigura un equipaggio della Polizia di Stato, sullo sfondo del colonnato del Bernini; sono sette le colonne visibili, quanti sono stati i Papi che le donne e gli uomini dell’Ispettorato hanno servito dal 1945 ad oggi.