Tra la nebbia emiliana sorprende un bel Toro


— Foto:  Belotti.

Che disdetta! Per una volta che il Toro gioca bene la nebbia ne ha inibito il gusto di vederlo nitidamente all’opera. Si rammaricano i tifosi granata che a 6 minuti dalla fine del match tra Sassuolo e Torino vedeva vincere 3 a 1 la squadra di Marco Giampaolo. Poi in quei sei minuti i nero verdi del Sassuolo hanno saputo pareggiare la partita e quasi non la vincevano. Ma sarebbe stato il colmo perché Belotti e compagni hanno interpretato un calcio offensivo che al momento non ci sentiamo di considerarlo episodico. Prima Linetty, poi il pareggio di Djuricic e i gol di Belotti e Lukic, avevano fatto sperare in un risultato positivo per i granata, ma poi in due minuti Chiriches e Caputo hanno pareggiato i conti delle due squadre. Una festa di gol e di buon gioco tra compagini allenate da due coach fautori del gioco propositivo. Un 3 a 3 sostanzialmente giusto nella nebbia di Reggio Emilia, ma a rammaricarsi di non aver vinto è il Toro, il quale per quasi tutta la partita è stato trascinato da un Belotti in splendida forma ma anche da un Lukic in buona vena. Nella prima frazione di gioco, infatti, gli ospiti hanno costruito ottime trame di gioco, forte di un centrocampo ben sistemato a interdire e costruire le manovre di ripartenza in attacco. I risultati si sono subito visti, nonostante la fatica di far filtrare lo sguardo degli spettatori attraverso la coltre di nebbia. Poi, nella ripresa, tutto è cambiato. Migliorata leggermente la visibilità, il Sassuolo ha preso animo ed ha sviluppato il solito bel gioco con grinta e determinazione, anche se è apparso un po’ in difficoltà in difesa. Ma questa è la caratteristica degli Emiliani, squadra votata all’attacco come forma mentis nello sviluppo di un gioco del calcio inteso come attacco. La squadra di De Zerbi sale a 11 punti in classifiche ed è seconda dietro il Milan. Il Toro, invece, torna a casa con il suo primo punto conquistato, una partita da recuperare e tanta delusione per non avere portato a casa i meritati tre punti.

Salvino Cavallaro        

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