Nel Messinese stanziati 5,3 milioni per lo sviluppo di 72 Comuni delle aree interne,  Sciarabba: “Sindaci attivino procedure entro il 31 dicembre per non perdere i fondi”


I fondi fanno parte dello stanziamento complessivo da 210 milioni di euro del governo nazionale a beneficio di 3.101 comuni delle aree interne in tutto lo Stivale. L’appello di Giuseppe Sciarabba, presidente dell’Agenzia di sviluppo del Mezzogiorno e direttore del Gal Terre Normanne: “È importante che le amministrazioni comunali agiscano in fretta per attivare le procedure ad evidenza pubblica che consentano alle imprese, ai negozi, alle attività di investire i soldi”.

Messina, 16 dicembre 2020

Nel Messinese arrivano 5,3 milioni per lo sviluppo locale di 72 comuni delle aree interne. Le risorse fanno parte dello stanziamento complessivo da 210 milioni del governo nazionale per 3.101 comuni di tutto lo Stivale con l’obiettivo di sostenere le attività produttive economiche, artigianali e commerciali dei territori danneggiati dalla crisi causata dal Covid.

“Lo stanziamento parte dai 33.475 mila euro assegnati al comune di Roccafiorita per arrivare ai 165.283 mila euro al comune di Santo Stefano di Camastra – dice Giuseppe Sciarabba, presidente dell’Agenzia di sviluppo del Mezzogiorno e direttore del Gal Terre Normanne – secondo il criterio di ripartizione delle risorse previsto dal Decreto del presidente del Consiglio dei ministri pubblicato in Gazzetta ufficiale il 4 dicembre. Il fondo è triennale, dal 2020 al 2022. Per le annualità successive alla prima, l’erogazione è subordinata al completo utilizzo delle risorse erogate in riferimento alle precedenti annualità”.

Ecco l’elenco dei comuni del Messinese con il relativo contributo: Roccafiorita 33.475, Gallodoro 38.231, Floresta 41.894, Mandanici 44.789, Mongiuffi Melia 45.173, Basicò 45.528, Roccella Valdemone 46.503, Frazzanò 47.389, Malvagna 47.655, Motta d’Affermo 48.659, Leni 48.836, Moio Alcantara 49.073, Alì 49.663, Limina 50.461, Reitano 50.786, Casalvecchio Siculo 50.874, Motta Camastra 52.351, Tripi 52.765, Antillo 53.622, Santa Marina Salina 54.094, Forza d’Agrò 54.183, Santa Domenica Vittoria 55.453, Mirto 55.689, Raccuja 56.398, Ucria 57.462, Malfa 57.757, Fondachelli-Fantina 59.825, Roccavaldina 59.884, Castelmola 61.007, San Salvatore di Fitalia 64.699, Castel di Lucio 65.201, Militello Rosmarino 65.467, Pettineo 65.851, Novara di Sicilia 65.910, San Teodoro 67.476, Fiumedinisi 68.214, Ficarra 69.160, Longi 69.485, Graniti 71.375, Mazzarrà Sant’Andrea 72.084, Montagnareale 73.502, Librizzi 75.718, Gualtieri Sicaminò 78.494, Savoca 80.001, Alcara li Fusi 82.955, San Marco d’Alunzio 83.782, Rodì Milici 87.238, Oliveri 90.399, Montalbano Elicona 91.817, Cesarò 96.248, Merì 96.484, Castroreale 97.991, Galati Mamertino 100.768, Sinagra 105.612, Monforte San Giorgio 107.296, San Pier Niceto 108.714, Falcone 109.748, San Piero Patti 109.954, Tusa 110.250, Letojanni 111.343, Sant’Angelo di Brolo 115.774, Castell’Umberto 117.015, Capizzi 118.108, Caronia 122.923, San Fratello 132.050, Francavilla di Sicilia 139.908, Piraino 143.305, Capri Leone 158.371, Torrenova 160.143, Santa Lucia del Mela 163.333, Mistretta 163.570, Santo Stefano di Camastra 165.283.

“È importante che le amministrazioni agiscano in fretta per l’attivazione delle procedure a evidenza pubblica per la raccolta e la selezione delle domande – dice Sciarabba – facendo molta attenzione all’articolo 7 del Decreto che prevede la revoca integrale o parziale del contributo nel caso di mancato o parziale utilizzo, verificato attraverso controlli a campione dell’Agenzia per la coesione territoriale entro sei mesi dalla conclusione dell’annualità di riferimento. Sarebbe inoltre auspicabile – conclude Sciarabba – un confronto tra i comuni dello stesso ambito territoriale per consolidare politiche omogenee mirate sulle reali esigenze di sviluppo locale”.

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