GUARDIA DI FINANZA TORINO: OPERAZIONE “BEFANA SICURA”, TUTELA DEL MADE IN ITALY E SICUREZZA PRODOTTI


— MAXI SEQUESTRO DI GIOCATTOLI PERICOLOSI E DI OGGETTI
FALSAMENTE RECANTI L’ORIGINE ITALIANA. —

 

Sono oltre 800.000 i giocattoli potenzialmente pericolosi sequestrati dalla Guardia
di Finanza di Torino prima dell’immissione in commercio.
Con l’approssimarsi dell’Epifania, le Fiamme Gialle hanno intensificato i controlli
presso gli esercizi commerciali al fine di verificare la regolarità dei giocattoli posti in
vendita ed evitare, al tempo stesso, che nelle “calze della Befana” destinate ai
bambini possano finire oggetti privi dei requisiti di sicurezza.
In tale ambito, l’attenzione dei Finanzieri si è concentrata nei confronti di un maxiemporio

ubicato nel quartiere “Madonna di Campagna” del capoluogo piemontese,
ove sono stati rinvenuti e sequestrati, oltre agli articoli destinati ai più piccoli (in
particolare, statuette riportanti la Befana, pupazzi e peluche di gnomi ed angeli, vari
stickers recanti personaggi della Marvel, accessori per bambole), risultati privi del
marchio CE ovvero con apposizione del contrassegno contraffatto, anche accessori
d’abbigliamento e migliaia di articoli per la casa che riportavano la mendace
indicazione merceologica di origine italiana, nonostante risultassero prodotti in Cina
e da quel paese importati, per un totale complessivo di circa 2.000.000 di pezzi.
Tra i beni cautelati vi sono anche macchine per il caffè tipo “Moka”, articoli per
cucitura e sartoria, casalinghi, tappetini ed oggetti destinati ad uso alimentare tutti
riportanti, falsamente, l’inequivocabile tricolore nazionale, così da ingannare
l’ignaro acquirente.
Contraffazione e frode in commercio: questi gli addebiti a carico dell’imprenditore
titolare dello store, un trentenne di origine asiatica, denunciato alla locale Procura
della Repubblica.
L’intervento della Guardia di Finanza torinese s’inserisce nell’ambito delle attività
di prevenzione e repressione delle condotte commerciali ingannevoli riguardanti, in
particolare, la vendita di beni con false indicazioni di provenienza e la conformità
dei prodotti immessi nel mercato alle normative dell’Unione europea e nazionale e
agli standard di sicurezza previsti per i singoli articoli merceologici, a tutela della
salute e della sicurezza, in particolar modo dei bambini, dei cittadini e del libero
mercato.

Articoli simili