I SERVIZI SEGRETI SCOPRONO I VERI DATI DELL’EPIDEMIA: E’ SOTTOSTIMATA DEL 50% E SI IPOTIZZA UNA NUOVA RIPRESA INCONTROLLATA DELLE CONTAMINAZIONI. ITALIANI BEFFATI DA BOLLETTINI INVENTATI?


 — Il ministro della Salute Speranza —

 

— Servizio di Giuseppe Stella ed Emilio Oliverio Scali —

 

Il covid 19 nel nostro Paese sarebbe più virulento  di quanto in realtà si è detto sinora con i dati ufficiali.

Lo sostiene un dettagliato dossier dei nostri Servizi segreti che che afferma che i nuovi positivi giornalieri sarebbero in realtà del 40-50% in più e dunque le comunicazioni che vengono diffuse giornalmente sono chiaramente falsate.

Inoltre, il tasso di positività è falsato e non corrisponde alla realtà  in quanto vengono calcolati pure i test che accertano le guarigioni.

Una cosa a dir poco sconcertante e “Repubblica” ne ha dato per prima la notizia in un articolo firmato da Giuliano Foschini e Fabio Tonacci.

La relazione dei Servizi, già sul tavolo di CONTE

“il numero dei casi Covid in Italia è sottostimato in modo significativo perché a metà novembre sono stati fatti molti meno tamponi”.

Repubblica tra l’altro così scrive: “…tra l’11 e il 17 novembre sono stati processati 1 milione e mezzo di tamponi, il numero più alto registrato fino a quel momento. Poi, il numero di tamponi effettuati ha iniziato a scendere fino ad arrivare a 868mila tra il 23 e il 29 dicembre”. Da metà gennaio siamo arrivati su 1,4 milioni di tamponi considerati anche i tamponi tamponi antigenici, più rapidi da contare, mentre antecedentemente si contavano solo quelli molecolari.

Con queste notizie dei Servizi segreti non è possibile fare confronti dall’inizio della pandemia ad oggi e c’è dunque una gran confusione, un caos totale. Tutti i rapporti dunque sono falsati.

I Servizi d’intelligence hanno dunque tracciato un modello che pare più efficace e maggiormente dimostrato nei fatti e hanno osservato:

OSSERVAZIONI

“Il 25 dicembre scorso si stimava in 86.500 il numero dei decessi totali che l’Italia avrebbe raggiunto nei successivi trenta giorni: il 26 gennaio la conta delle vittime del Covid ha toccato quota 86.422, con un errore, rispetto alla previsione, dello 0,09 per cento.

Osservando le terapie intensive nella parte finale dell’anno, si può dedurre che vi è stata una fase di ripresa dell’epidemia verso la metà dicembre. Una ripresa che non è stata rilevata né tracciata dai numeri nazionali a causa dei pochi test effettuati in quel periodo”.

Prima delle festività Natalizie la curva è risalita, e i malati gravi non sono diminuiti come da previsioni, ma questo perché da metà novembre si registravano meno contagi e dunque si sono registrati rialzi fittizi.

Insomma, siamo alla confusione piu’ completa  col rischio di un’ondata nuova e incontrollabile.

I Servizi segreti suggeriscono maggior prudenza sulle riaperture perché il nostro Paese è sempre più a rischio.

Ma le misure migliori da prendere sono un po’ come l’araba fenice poiché già in molti si chiedono le ragioni per cui, nonostante le misure restrittive, l’epidemia non si ferma.

E perché, altra osservazione logica, quando si riapre si ricomincia punto e a capo e l’epidemia alza la testa in modo ossessivo e snervante per tutti. Anche le varianti del virus, quella Inglese, la Brasiliana ed altre destano ulteriori preoccupazioni. Insomma, grazie alla CINA che ha lanciato il virus nel mondo e lo ha infettato a tutto tondo, siamo tutti nei guai. E che guai!!!

 

 

Articoli simili