Attilio Andriolo coordinatore dell’Assemblea Territoriale di Milazzo di CITTADINANZATTIVA APS, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “La nostra Associazione si è sempre battuta perché l’Italia diventi un Paese sostenibile, capace di innovare e competere, orientato su una gestione circolare delle risorse. La prossima sfida inizia dalla conferma del nuovo progetto di A2a , che propone, nello stesso sito industriale della centrale di S.Filippo M., la realizzazione di un impianto per il trattamento anaerobico della frazione organica dei rifiuti solidi urbani (FORSU) , originati dalla raccolta differenziata con produzione di biogas, da immettere nella rete SNAM, e di compost agricolo, promotore della transizione da un’agricoltura tradizionale ad un modello agro-ecologico, sostenibile e circolare, che contribuisce alla decarbonizzazione di diversi settori, dall’agricoltura ai trasporti. L’impianto A2a garantirà un impatto zero, in quanto il trattamento dei rifiuti avverrà in ambienti chiusi e posti in depressione, mentre un sistema di biofiltri abbatterà completamente eventuali emissioni odorigene. Una boccata d’ossigeno per l’occupazione e per l’economia locale saranno i 35 milioni di investimento dell’impianto per una soluzione tecnologica d’avanguardia.
Alla luce delle suddette considerazioni esprimiamo perplessità sulla valutazione negativa espressa dalla CTS (COMMISSIONE TECNICA SPECIALISTICA) al termine della fase istruttoria. Infatti la CTS, pur avendo in conclusione emesso un giudizio di incompatibilità ambientale, aveva valutato in linea tecnica che le “criticità evidenziate” per l’impianto sarebbero superabili a fronte di “condizioni ambientali idonee”.
CITTADINANZATTIVA inoltre nutre dubbi sulla nota della SRR “Messina Area Metropolitana”, nella quale si afferma che l’impianto da costruire nel territorio di S. Filippo del M. non rientra tra quelli previsti nella pianificazione del Piano d’ambito di questa SRR “Messina Area Metropolitana”. In pratica la SRR Messina (che comprende i comuni da Giardini a Barcellona P.G.) specifica che nella propria pianificazione il progetto di A2a nell’area della centrale ex-ENEL non è previsto. In tal modo, pur avendo comunicato soltanto un fatto, che cioè la previsione dell’impianto non è inclusa nella pianificazione d’ambito, omette di dare un giudizio sulla capacità dell’impianto di colmare un vuoto sul territorio al fine del corretto trattamento della frazione organica dei rifiuti. Questo profila una responsabilità politica, che esula dalle prerogative istituzionali, che sono affidate alla SRR.
Ma anche la SRR, come la CTS, lascia aperta la possibilità di una revisione del giudizio, avendo fornito chiarimenti, noti a mezzo stampa, sul fatto che la mancata inclusione non pregiudichi l’approvazione dell’impianto sotto il profilo tecnico –ambientale. In sostanza il progetto di A2a , che si distingue per il finanziamento del tutto privato, in un’area già occupata da insediamenti industriali (da preferire all’occupazione di suolo libero), darebbe un notevole impulso all’economia circolare del sistema industriale e allo sforzo dei Comuni a raggiungere le quote di raccolta differenziata che l’Europa ci impone.
CITTADINANZATTIVA pertanto condivide l’appello lanciato dal presidente nazionale di Legambiente ai Sindaci, alle forze politiche e sociali, affinché trovino unità d’intenti e di azione al fine di realizzare il progetto di A2a per una svolta eco-compatibile al sistema dello smaltimento dei rifiuti.”