Approvato il primo rapporto preliminare del nuovo Piano Urbano della Mobilità Sostenibile della Città Metropolitana di Messina


– Con Decreto Sindacale del 31 marzo 2021, il Sindaco Metropolitano, Cateno De Luca ha approvato il primo rapporto PUMS.

 

Conclusa la prima fase di concertazione e partecipazione mediante il percorso di
redazione del Piano, del logo e delle diverse attività di partecipazione e
coinvolgimento della cittadinanza e dei Comuni dell’area della Città Metropolitana
che hanno dettagliato ogni fase di azione anche attraverso la presentazione dei
Gruppi di partecipazione per il PUMS, di Livello Metropolitano.
La Società TPS Pro ha redatto quindi il primo rapporto PUMS che contempla i
risultati ottenuti e le linee guida di pianificazione.
Tutto ciò serve a costituire la griglia infrastrutturale di base per potere poi
diffondersi nelle realtà socio-economiche della Città Metropolitana di Messina.
Il Sindaco De Luca non può che “esprimere soddisfazione per l’approvazione del
documento di pianificazione nei tempi previsti dalle direttive ministeriali nazionali
che permetteranno alla Città Metropolitana di Messina ed ai Comuni del territorio
provinciale di partecipare agli avvisi utili all’ottenimento di fondi extra bilancio
finalizzati alla realizzazione di infrastrutture e servizi per la mobilità”.
Il Sindaco ha voluto ringraziare il gruppo di lavoro interdisciplinare che ha
consentito di raggiungere il positivo traguardo che comprende il RUP Arch.
Roberto Siracusano ed il Dirigente Salvo Puccio della Direzione Pianificazione.
“Il tema della pianificazione – ha dichiarato il dott. Salvo Puccio – è quello che ci
permette di condividere le strategie di sviluppo per recuperare il ritardo con il
resto del paese, sopratutto per ciò che riguarda i tempi di percorrenza, di trasporto
e di smistamento delle merci; si tratta di un programma che coinvolge le opere in
attuazione e quelle che saranno inserite nel piano di crescita ed
ammodernamento dei servizi dedicati al territorio e tutto ciò non può realizzarsi
senza uno studio approfondito di quello che sarà lo sviluppo futuro delle opere che
si andranno a realizzare nell’ambito del Recovery Plan o di altre azioni di sviluppo”.

Articoli simili