Impossibile diarchia nell’esercizio di Potere del M5S


— L’ex premier Giuseppe Conte e Beppe Grillo —

 

E’ come dire che due galli nello stesso pollaio non ci possono stare. Frase fatta ma molto esplicativa nel manifestare l’impossibilità di esercitare in politica quella leadership sdoppiata tra due leader. L’attuale situazione venutasi a creare all’interno del M5S tra Beppe Grillo e l’ex Primo Ministro Giuseppe Conte, sa di diatriba spicciola che è fondamentale nel fare sorgere gelosie di chi è stato il precursore del Movimento dei “vaffa” in piazza ed è garante della propria “creatura”, mentre l’altro, con fare più moderato e moderno, vede nella gestione del M5S un progressivo cambio di rotta per consolidare il Movimento in Partito Politico. Giuseppe Conte, in fondo, è stato quasi tirato per la giacchetta da, Luigi Di Maio il quale era ormai stanco di dovere in qualche modo acconsentire agli interventi di un Beppe Grillo sempre determinato a far rispettare le regole dello statuto di un Movimento voluto da lui e da Gianroberto Casaleggio, definito il guru che fu anche socio fondatore e presidente. Tuttavia, pensiamo che il tempo trascorso, le varie spaccature che hanno reso più fragile il Movimento e la perdita di consensi elettorali di quello che comunque fa parte della maggioranza dell’attuale Governo, debbano far meditare bene su quale strada politica proseguire; e cioè se si vuole un ammodernamento concettuale di visioni politiche e culturali tali da revisionare uno statuto che deve necessariamente essere meno impositivo di regole ferree ed essere sostituito da una scelta progressista più netta e chiara. Crediamo che questo sia il pensiero politico di Conte che, secondo noi, si addice maggiormente a un richiamo elettorale che vuole chiarezza per avere maggiore credibilità.  L’impressione e che Conte sia ad un passo dall’addio per lavorare nella fondazione di un suo partito, lasciando nella confusione più totale i grillini. L’ex premier è deciso a mandare tutto a rotoli, dopo avere estromesso Davide Casaleggio e dopo avere constatato la resistenza di Beppe Grillo a non volere cedere su nulla. Vedremo gli sviluppi della vicenda nel corso di questo fine settimana, aspettando la conferenza stampa indetta da Giuseppe Conte per Lunedì prossimo.

Salvino Cavallaro         

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