Icardi – Zanetti, un pensiero nerazzurro per Marco Salmeri


FOTO EDO COVONE

Salvino Cavallaro – Mauro Icardi e Javier Zanetti hanno firmato la maglia del centravanti dell’Inter, da regalare alla famiglia Salmeri in ricordo di Marco. Ogni promessa è debito. E siccome,vivaddio, ci sono ancora persone al mondo che quando danno una parola fanno di tutto per mantenerla, ecco che si erge inconfutabile la qualità della persona. Alcuni lettori ricorderanno che poco tempo fa ci eravamo occupati di descrivere i momenti dell’incontro del Presidente del Cit Turin Angelo Frau, con i genitori di Marco Salmeri. Marco è stato un calciatore del Milazzo e del Due Torri in provincia di Messina, che è morto all’età di 22 anni a causa di un incidente stradale. Ebbene, tra le tante cose dette in quell’occasione, il presidente Angelo Frau, sapendo che Marco era tifoso dell’Inter, aveva promesso a mamma e papà Nino Salmeri di fare avere la maglia autografata di capitan Mauro Icardi. Oggi quella maglia è arrivata debitamente firmata da Icardi e anche da Javier Zanetti, il dirigente nerazzurro ex capitano dell’Inter che ha voluto unirsi a questo particolare pensiero. E adesso questo ricordo è lì a testimoniare l’indelebile figura di un ragazzo di belle speranze, prematuramente tolto alla vita da un destino avverso. Oltre questo, il presidente Frau si sta prodigando per allestire degnamente un triangolare di calcio con squadre Primavera di società di Serie A, per onorare il 3° Memorial Marco Salmeri che si svolgerà a Milazzo durante la prossima estate. Un impegno per non dimenticare Marco, con l’intento di alzare l’asticella della qualità di un evento che sta molto a cuore ai suoi genitori, agli amici, ai compagni di squadra, alla città di Milazzo, e adesso anche al Cit Turin e al calcio torinese che, tramite il presidente Frau, ha già imparato a volere bene a Marco pur senza averlo mai conosciuto. Storie di un calcio dilettantistico che si rivolge a quello professionistico per una nobile causa. E’ bello sapere come il calcio torinese stia dimostrando attaccamento e sensibilità, verso uno dei tanti casi in cui il destino pone fine alla vita di un giovane calciatore. Fa onore prodigarsi per la riuscita di una nobile iniziativa. Tragedie che s’infiltrano tra le pieghe dell’anima di una famiglia, capaci di far soffrire in maniera smisurata. Ma per chi resta, la bellezza sta proprio nel non sentirsi mai soli e abbandonati grazie al calore, all’unione e alla partecipazione di tante persone capaci di dimostrare la propria solidarietà. Poi, se questi sentimenti vengono trasmessi dall’Italia del nord a quella del sud, la valenza ha ancora più significato. E’ il calcio dei dilettanti, dei volontari e anche dei fotografi come Edo Covone, inesauribile produttore di immagini capaci di parlare da sole. E’ il pallone fatto di pochi soldi ma di grandi sentimenti, che si manifestano attraverso una storia fatta di passione che unisce e mai divide. E’ un po’ come accorciare le lunghe distanze di questa nostra Italia che ha voglia di partecipare all’agonismo di un calcio fatto di abitudini e culture diverse, ma capace di integrarsi tra nord e sud in un significativo incontro di fratellanza, che va oltre ogni diseducativo separatismo. Ed è proprio questo il messaggio che si vuole dare ad un incontro che prende spunto dalla tragedia toccata a Marco, giovane promessa di un calcio che si delineava in un futuro roseo. Luci di una ribalta che si è spenta sul nascere. Troppo in fretta si è consumata una giovane vita che adesso ci tiene tutti uniti. Tessere di un puzzle interrotto che si cerca di incastrare comunque attraverso il ricordo. Sì, tutti insieme con il significato profondo che la vita perduta di Marco sia da stimolo ad unirci nel suo ricordo. Di questo dobbiamo dire grazie al presidente Frau, alla sua società di Torino, ma anche a quella lontana Milazzo che oggi recepisce ancor di più un gesto di inconfondibile desiderio di unirsi. Così nella gioia, così nel dolore. Questo è il calcio che ci piace di più.

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