Gli investigatori della Polizia di Stato di Napoli e del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato ad Orta di Atella (CE), con la collaborazione della Squadra Mobile di Caserta, all’interno di un’abitazione di Via Lampitelli, hanno localizzato e tratto in arresto il latitante MANGANIELLO Roberto, 35 anni, leader del clan camorristico scissionista MARINO operativo nell’area nord di Napoli.
Le indagini dei poliziotti della squadra mobile di Napoli e del Commissariato di P.S. di Scampia che hanno consentito la localizzazione e la cattura del pericoloso latitante sono state coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli.
MANGANIELLO, latitante dal 2013, era destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall’A.G. di Napoli perché ritenuto responsabile dei reati di concorso in duplice omicidio e porto e detenzione illegale di armi, reati aggravati dalle modalità mafiose. In particolare era ricercato per il concorso nell’omicidio di Fulvio Montanino e Claudio Salierno, fedelissimi del potente clan camorristico Di Lauro, facente capo a Paolo di Lauro detto Ciruzz’ o’milionario, consumato a Napoli il 28 Ottobre del 2004. L’omicidio in argomento segnò l’avvio di una delle più cruente faide di camorra, la prima faida di Scampia, che vide contrapposte le famiglie camorristiche Scissioniste Amato/Pagano, Abete/Abbinate/Notturno e la stessa famiglia Marino, un tempo fedelissime di Paolo di Lauro, al clan da quest’ultimo capeggiato.
Per tale omicidio sono indagati anche Arcangelo Abete, Gennaro Marino detto Mekkei e Antonio della Corte.
Era inserito nell’elenco dei 100 latitanti di massima pericolosità e nello speciale programma di ricerche del Ministero dell’Interno ed è stato catturato nel covo di Orta di Atella ove si nascondeva unitamente ad una ragazza napoletana di 30 anni.
I poliziotti per irrompere nell’appartamento si sono finti pony express per la consegna di pizze a domicilio.
Il latitante, che stava visionando l’incontro di calcio Inter/Napoli, non era armato e non ha opposto resistenza all’arresto ed occupava l’appartamento di Orta di Atella, occupato unitamente ad altri covi che cambiava continuamente per non essere localizzato.
Da latitante Manganiello gestiva personalmente i traffici illeciti, legati al traffico di sostanze stupefacenti ed alle estorsioni, del clan camorristico Marino tuttora attivo nell’area nord di Napoli.