Si svolge a Roma, presso la sede della Direzione Centrale della Polizia Criminale il “First International Match-fixing Course for Law Enforcement”, primo corso di alta formazione per gli investigatori delle forze di polizia italiane e internazionali impegnate nella lotta alla criminalità organizzata ed al riciclaggio di denaro, in relazione alla corruzione in ambito sportivo ed al c.d. match fixing[1].
Il consesso coordinato dallo SCIP – Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Criminalpol e supportato dal Segretariato Generale dell’O.I.P.C. Interpol di Lione, vede anche la partecipazione del CIO – Comitato Internazionale Olimpico, e della sezione Interpol – Integrity in Sport Unit.
Lo scopo della sessione è quello di migliorare le competenze degli investigatori sulla prevenzione e sull’individuazione del reato di match fixing, per accrescere la conoscenza su questo fenomeno criminale transnazionale, e su come rafforzare lo scambio informativo tra le Forze di Polizia dei vari stati, le organizzazioni sportive e le agenzie di scommesse legalizzate con la finalità di combattere la manipolazione delle competizioni sportive.
L’illegal betting ed i proventi derivanti dal match fixing sono l’obiettivo su cui si concentrano congiuntamente gli sforzi del settore pubblico, forze di Polizia e Istutuzioni, e del settore privato, Comitati olimpici, federazioni e società sportive, sports betting operator.
Dal consesso di oggi, presso la Direzione Centrale della Polizia Criminale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, è emerso che costituire un network pubblico/privato è la risposta concreta e forte nella lotta alle organizzazioni criminali.
“L’importanza della collaborazione e della condivisione con altri stati delle informazioni e degli strumenti legislativi a disposizione, possono diventare lo scudo per contrastare il fenomeno corruttivo nello sport” queste le parole del Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato Dr.ssa Daniela GIUFFRE’ della Sezione Interpol – Integrity in Sport Unit.
Inoltre, come evidenziato da Ingrid BEUTLER del CIO – Comitato Olimpico Internazionale e sottolineato dal Dr. Gennaro CAPOLUONGO, Direttore dello SCIP – Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, coordinatore dell’evento, “ lo sport deve essere d’insegnamento ai giovani ed alla gente per la legalità, non può essere inquinato da fenomeni corruttivi, che ne ledono i più alti valori. Il nostro impegno, come forze di polizia e Istituzioni dello sport, è costituire una rete collaborativa imperforabile proponendo anche ulteriori iniziative formative per gli attori in campo”.