Il Consiglio approva mozione “Adotta un bene comune”


Un progetto che vedrà cittadini, associazioni, scuole e imprese protagoniste nella cura della città e degli spazi pubblici — 

 

La collaborazione dei cittadini e soprattutto degli imprenditori per recuperare e gestire i beni comuni urbani. E’ questo il senso della mozione presentata dal consigliere Massimo Bagli, approvata in maniera unanime dai consiglieri comunali presenti nell’ultima sessione ordinaria presieduta dal vicepresidente Maurizio Capone.

Un progetto che – come ha sottolineato lo stesso Bagli – dovrà vedere cittadini, associazioni, scuole e imprese protagoniste nella cura della città e degli spazi pubblici e permetterà all’amministrazione locale di giovarsi di importanti risorse civiche rinsaldando così i vincoli comunitari e favorendo la nascita di maggiori spazi di partecipazione attiva alla vita pubblica.

L’obiettivo è motivare i cittadini a prendersi cura dei piccoli beni comuni della città, a contribuire alla ‘manutenzione della città offrendo un esempio concreto di partecipazione virtuosa.

Dopo il voto favorevole del Consiglio comunale, l’Amministrazione dovrà passare alla fase di attuazione del progetto non solo attraverso le informazioni alla comunità ma anche attraverso un Regolamento che preveda tutti gli elementi necessari per l’elaborazione del progetto individuando una lista di beni comuni divisi per tipologia e area territoriale.

Una iniziativa che punta a recuperare il senso civico – ha spiegato Bagli – spesso schiacciato dai fenomeni di vandalismo cui assistiamo e avviare una nuova fase di collaborazione tra Amministrazione e comunità. Il progetto prevede anche il coinvolgimento di soggetti economici privati che potranno partecipare all’iniziativa grazie a contratti di sponsorizzazione tra privato e amministrazione comunale, con la possibilità di apporre una targa che pubblicizzi il loro ruolo nella cura del bene comune. L’iniziativa permetterà all’amministrazione comunale di dare ossigeno alle proprie casse con un risparmio di risorse pubbliche. Questo perché se ogni cittadino percepisce i beni comuni come propri attivandosi per prendersene cura, l’amministrazione comunale potrà abbandonare il tradizionale atteggiamento “riparatorio” verso gli stessi guardando invece al cittadino come ad un alleato”.

Nel corso del dibattito proficui contributi sono giunti dai consiglieri Maria Magliarditi, Antonio Foti, Pippo Midili, Simone Magistri e Gaetano Nanì.

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