Cercasi soluzioni per il bilancio regionale. I precari e la povertà incalzano


Lecito sognare e, lecito sperare sempre in qualcosa che possa cambiare le sorti di ognuno di noi. Questo si pongono tanti lavoratori che vedono affievolire quelle idee che sperano di portare avanti, e visto i tempi attuali si mettono il cuore in pace , che poco possa cambiare. Notizie da giorni che, la Regione Siciliana è paralizzata da conti in bilancio che non si riesce a venirne a capo, quindi situazione ereditata dal precedente governo in condizioni pessime a detto del nuovo Assessore all’Economia Armao. A Quanto sembra Baccei durante la sua permanenza tra i conti siciliani non ha lasciato i numeri in regola e lo scombussolamento delle casse adesso, è ridotto al lumicino.

Interpellando la parte lesa le risposte non sono mancate, e giustamente le motivazioni capovolgono il tutto nei modi e nei fatti quindi, come sempre ognuno tira l’acqua al proprio mulino e continua per la propria strada. Di tutto questo ne piange il personale a tempo determinato e gente abituata a queste situazioni di lagna e povertà e, in attesa di un riassetto del bilancio regionale , altrimenti saranno tempi duri per tutti. Prima seduta all’Ars che sarà varata giorno 15 Dicembre e conti che saranno illustrati dettagliatamente e fatti da un pool di tecnici esterni che gratuitamente hanno cercato di ridisegnare questa assurda impasse e cercare di uscire da questa situazione passiva.

“E ti pareva” possiamo dire, si comincia sempre in salita e mai in condizioni agevolate soprattutto per le classi più deboli o situazioni favorevoli sotto qualche punto di vista. Non ci sono mai fondi per la precarietà in genere, con situazioni che lasciano a desiderare ed essere riprese da coloro che si avvicendano alle nuove poltrone. Situazioni paradossali un po’ per tutti, compresi i pensionati e gli esodati che attendono un lavoro o una pensione, con il piede in due fosse, in attesa di capire che pesci prendere. Tante situazioni di confusione e complicanze a cui la burocrazia và a nozze, e nonostante il nuovo governo tenta di mettere in atto il “malaffare burocratico” la gente aspetta un qualcosa che deve sempre arrivare…. e nonostante tutta la buona volontà che si possa mettere in campo, le reazioni rimangono limitate a a tanta parole e pochi fatti !

Antonio David

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