Organizzato dal comando di polizia locale di Milazzo in collaborazione con la Sodi scientifica, si è svolto a palazzo D’Amico un dibattito sulla recente normativa in tema di controllo della velocità introdotta dalla direttiva “Minniti” che fissa nuove regole nella gestione degli autovelox.
Dopo il saluto del sindaco avvocato Giovanni Formica i lavori sono stati introdotti dal comandante della polizia locale di Milazzo, dottoressa Giuseppa Puleo.
A seguire l’intervento del dottor Fabio Dimita, direttore amministrativo del Ministero infrastrutture e trasporti il quale ha spiegato che il provvedimento del Ministro sostituisce, aggiornandola, la direttiva Maroni del 2009 ed ha lo scopo di garantire un’azione coordinata delle Forze di Polizia per la prevenzione e il contrasto ai comportamenti che sono le principali cause di incidenti stradali. Gli ambiti di intervento individuati dal Ministro Minniti, costituenti le principali cause di incidenti stradali, sono il contrasto degli eccessi di velocità, la guida in stato di ebrezza e sotto l’effetto di stupefacenti; l’utilizzo delle cinture di sicurezza ed altri sistemi di ritenuta e protezione; la lotta ai comportamenti che sono causa di distrazione, il coordinamento delle azioni di contrasto da parte dei Prefetti.
Il relatore ha poi risposto a quesiti e domande sull’argomento posti dai numero presenti, appartenenti a corpi di polizia municipale di tutta la Sicilia.
2.460 Lo sprint è partito poco dopo mezzanotte, quando la maggioranza ha dato il via libera alla seduta fiume: lavori tutti difilato, voti no stop fino a quello finale. Che è arrivato quasi otto ore più...
2.467 Il Deputato di Sud Chiama Nord Giuseppe Lombardo denuncia “la mancanza di visione strategica del Governo Regionale, che ogni giorno naviga a vista, impegnato solo a gestire le numerose emergenze e le criticità ereditate...
2.542 “Meloni, Salvini e Tajani hanno fatto a gara per far votare in 24 ore le due pseudo riforme su premierato e autonomia differenziata. Al netto dei disastri che produrranno le due riforme, perché questo...
Questo sito utilizza cookies, anche di terze parti. Chiudendo questo banner, o proseguendo la navigazione, acconsenti all’uso dei cookie.