Nel marzo scorso veniva dato ampio risalto dai media locali e dai social network ad uno spiacevole episodio accaduto il giorno prima ai danni di un uomo di 55 anni, in carrozzina da quasi 20, reso tetraplegico da una malattia degenerativa, in occasione del suo compleanno.
Ignoti, sul viale XX settembre, gli sottraevano da una tasca interna della carrozzina con apertura a lampo il suo smartphone.
Il giorno successivo la moglie effettuava la denuncia dell’accaduto presso il Compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni di Trieste.
Il personale del Compartimento di Trieste si è subito attivato per richiedere i tabulati telefonici associati all’utenza IMEI del telefonino, del quale si riscontrava l’attuale utilizzo unitamente ad una sim card intestata ad una cittadina serba di 35 anni incensurata, residente in provincia di Venezia.
Si otteneva quindi decreto di perquisizione locale e personale a carico della summenzionata, la cui esecuzione veniva subdelegata al Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni per il Veneto, conclusasi con esito negativo.
Il giorno dopo la perquisizione, presso gli Uffici del Commissariato di P.S. di Marghera, si presentavano spontaneamente la cittadina serba in compagnia della madre che successivamente dichiarava di aver acquistato il telefonino oggetto di ricerche presso la fiera dell’usato di Padova, per la somma di €50, da un uomo sui trent’anni di nazionalità marocchina, e di esserne l’utilizzatrice avendo inserito la sim card intestata alla figlia.
La madre veniva a quel punto denunciata per il reato di ricettazione e il cellulare sequestrato messo a disposizione dell’A.G. competente che ne disponeva la restituzione all’avente diritto avvenuta nella mattinata odierna da parte del Questore di Trieste, Isabella Fusiello, unitamente alla Dirigente del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Trieste.