A MESSINA ACCOGLIENZA E PROTEZIONE PER I MIGRANTI MINORI


Il Comune di Messina continua ad estendere in città la pratica dell’accoglienza diffusa. L’adesione al sistema SPRAR, promossa dall’assessore alle Politiche Sociali, Nina Santisi, consente da oggi l’apertura, in città, di tre nuove strutture dedicate ai migranti minori, oltre quelle già presenti destinate ai migranti adulti e nuclei familiari (SPRAR “Ordinari”), oltre a migranti adulti/e con particolari fragilità (SPRAR “Vulnerabili”). I beneficiari, migranti non accompagnati, sono accolti in tre distinte strutture, accreditate e autorizzate, situate nelle zone nord, centro e sud della città, gestite dalle cooperative sociali “Medihospes” e Utopia-OXFAM. La prima struttura “Casa Tourè” accoglie 10 minori, la seconda “Casa Michelle” ne accoglie 15, la terza ne accoglie 10, per un totale di 35 ragazzi. I minori accolti in struttura provengono dai centri di primissima accoglienza e sono sbarcati nei principali porti siciliani. All’interno delle tre strutture sono impegnate 43 figure professionali (educatori, psicologi, operatori legali, mediatori, insegnanti di lingua italiana). Domani, sabato 12, alle ore 9.30, nei locali della Biblioteca comunale, al primo piano del Palacultura di viale Boccetta, si celebrerà il patto di accoglienza in città dei nuovi ospiti. L’evento si pregerà della presenza di un testimonial d’eccezione, Francesco Ohazuruike, autore del libro “Negro. La verità è che non potete fare a meno di noi”. Francesco Ohazuruike è un ingegnere chimico, nato a Catania nel 1982 da genitori nigeriani emigrati in Italia a metà degli anni Settanta, che ha studiato in Sicilia e si è poi trasferito a Torino. Come cita nel libro, la sua infanzia è stata segnata da pregiudizi e da queste esperienze ha imparato il valore delle relazioni. “L’evento – ha dichiarato l’assessore Santisi – è l’occasione per ribadire che la città di Messina è consapevolmente impegnata non solo nell’accoglienza, ma soprattutto nei processi inclusivi che guardano al futuro delle nuove generazioni”.

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