Il sindaco Giovanni Formica ha inviato oggi una lettera all’assessore regionale delle autonomie locali e della funzione pubblica sollecitando l’attuazione delle procedure sostitutive previste dalla legge per poter ottenere l’approvazione di tutti gli strumenti finanziari ancora non approvati.
Nella missiva il primo cittadino ricorda che nel dicembre del 2017 il ministero dell’Interno ha espresso parere favorevole sull’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato 2015, fissando contestualmente il termine di 120 giorni per l’approvazione degli strumenti finanziari mancanti e cioè il rendiconto della gestione 2014, 2015, 2016,2017 ed i bilanci di previsione 2015,2016,2017,2018.
In data 11 gennaio il bilancio 2015 è stato trasmesso al Consiglio comunale che ha proceduto alla sua approvazione solo in data 28 febbraio e cioè a quasi due mesi di distanza dalla sua trasmissione. Quanto al rendiconto di gestione 2014 – scrive ancora il sindaco di Milazzo – è stato approvato dalla giunta il 4 maggio e munito dei pareri di legge trasmesso al Consiglio comunale il 18 maggio. Ad oggi ancorché il civico consesso sia stato convocato per l’esame del documento finanziario, l’atteggiamento gravemente ostruzionistico di una parte di esso ha, di fatto, impedito il regolare andamento dei lavori, che allo stato risultano ulteriormente rinviati al 12 luglio.
“Frattanto l’Amministrazione, pur trovandosi nella condizione di trasmettere per l’esame d’aula gli ulteriori strumenti contabili mancanti, è di fatto paralizzata per l’irresponsabile condotta descritta. A ciò si aggiunge che il Comune di Milazzo rischia di precipitare in una situazione di sostanziale ingovernabilità e, comunque, di subire gravissimi danni essendo esposto al rischio di vedere revocati diversi finanziamenti regionali per i quali risultano celebrate le procedure di affidamento senza la possibilità di procedere alla definitiva aggiudicazione a causa dell’assenza dei bilanci.
Allo stesso modo, i Comuni del distretto socio sanitario D27, di cui quello di Milazzo è capofila, attendono la conclusione dei detti passati amministrativi per consentire l’avvio di fondamentali servizi, attualmente sospesi, quali l’assistenza domiciliare anziani e disabili e l’educativa domiciliare ai minori disabili.
A fronte di tutto ciò la richiesta di commissariamento alla Regione.
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