Italia, saga degli insulti politici


Salvino Cavallaro – Così dice il vicepremier Di Maio rivolgendosi all’operato del Pd: ”Ha lasciato l’Italia in macerie”. Così risponde in un Twitter il segretario dem Maurizio Martina: “Assassini politici. Così ci chiama Di Maio. Non c’è limite al peggio nella loro arroganza al Potere. Governano con odio e rancore. Non cercano soluzioni ma il nemico. Così si distrugge il Paese. Anche per questo domenica saremo in piazza a Roma”. Lingue lunghe, taglienti come coltelli appena affilati, ma l’Italia se la sono proprio fumata. Nessuno è indenne da colpe e tutti sono responsabili di aver preso questo nostro Paese come il giocattolo da contendersi per i propri interessi personali. E mentre si attacca il Jobs Act, la legge Fornero e tantissimo altro, ci si pavoneggia sul reddito di cittadinanza e si rallenta sul decreto del Ponte Morandi, fermo alla ragioneria di Stato in quanto si dice “Testo incompleto”. E’ la saga dell’effimero, degli insulti politici di facciata che nascondono i veri problemi di una politica italiana diventata soltanto propaganda a favore di chi la “spara” più grossa, la urla in maniera da fare paura a quel già esile coraggio che si annida nel cittadino a cui si promette sicurezza, allontanamento (senza se e senza ma) degli emigrati e dei barconi stracarichi di loro. E’ come illudere le persone che vogliono un’Italia che offra il lavoro, la speranza di una vita migliore per il futuro dei nostri giovani, giuste Istituzioni e servizi che funzionino da società civile. Non si giochi più su queste cose, non si faccia teatro di maleducazione politica in un palcoscenico che non si accontenti degli effimeri applausi di parte e non sia discriminante nel disprezzo dell’altra parte politica che, in ogni caso, non rappresenta il demonio. In politica, da sempre, non esistono angeli e neppure demoni, esistono persone capaci e altre incapaci che nascondono la loro impreparazione con quell’arroganza che spesso affascina le masse ma che offende la cultura politica seria, intelligente, preparata, capace di dire e fare e non di sbraitare e illudere. L’Italia agonizza! Svegliatevi! I ponti si sbriciolano sotto i nostri occhi e provocano la morte di tanti innocenti che restano sulla coscienza di un Paese alla deriva. Si cerchino altre strade, altre soluzioni in cui ognuno faccia la sua parte in modo fattivo. Chi è al Governo e chi è all’opposizione, faccia in fretta a collaborare per un’Italia migliore e si sforzi a non fare più propaganda di sonore bugie. Basta! Non è più tempo!

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