Il tenore Alvaro Zambrano a Torino, nell’Elisir D’Amore di Donizetti


Foto: Alvaro Zambrano –

Salvino Cavallaro – Il Teatro Regio di Torino come simbolo architettonico di eleganza e cultura artistica, e l’Elisir D’Amore di Gaetano Donizetti a far da cornice in una serata di opera lirica di alta classe. A sentire gli applausi finali, si direbbe proprio che il pubblico torinese competente e preparato nel settore lirico e canoro, abbia davvero apprezzato fino in fondo le varie interpretazioni. E non è un dettaglio, visto che chi segue questo tipo di eventi musicali è dotato di palato fine e al contempo è molto esigente nel riconoscere l’ottima qualità. Il 14 e 16 novembre 2018, sul palcoscenico torinese si sono esibiti i vari personaggi del famoso melodramma che si è svolto in due atti, seguendo fedelmente il libretto di Felice Romani. La storia ruota intorno alle vicende dell’umile contadino Nemorino, il quale innamorato di Adina è incapace di dichiararsi. L’equilibrio viene interrotto bruscamente con l’arrivo del ciarlatano Dulcamara, il quale fingendosi medico, vende a Nemorino un fantomatico elisir d’amore. Da qui si procede allo svolgimento di tutta la vicenda melodrammatica, capace di intersecarsi in maniera fluida tra i costumi, le luci e le capacità canore di alto prestigio. Tra i tanti cantanti lirici dell’opera di Donizetti, il pubblico torinese ha particolarmente apprezzato il tenore Alvaro Zambrano nel ruolo di Nemorino, il quale ha esibito un’ottima intensità espressiva e una particolare estensione vocale. Grande la sua energia scenica che lo ha reso convincente agli occhi degli spettatori molto attenti a giudicare lui, al pari degli altri artisti. Cileno di nascita, il tenore Alvaro Zambrano ha iniziato i suoi studi musicali suonando il piano presso la scuola di musica “sperimentale” di Jorge Pena Hen a “La Serena” in Cile. Successivamente ha studiato canto alla Pontificia Università Cattolica del Cile, partecipando a diverse masterclass con il soprano cileno Cristina – Gallardo Domàs e altri esponenti voci liriche cilene. Tra il 2012 e il 2016 Zambrano è stato membro dell’Ensemble Deutsche Oper di Berlino, dove ha debuttato con grande successo come Nemorino (Elisir D’Amore), Fenton (Falstaff), Prunier (La Rondine), Beppe (Pagliacci), e Tamino ( Die Zauberflote). Così, il suo cammino artistico è proseguito nei più importanti Teatri d’Opera del mondo, tra Santiago del Cile, Berlino, Amsterdam, Rotterdam, Barcellona, Colonia, Zurigo, Innsbruck e poi concerti e vari recital in Spagna, Italia, Canada che ne hanno sancito il successo commisurato alle sue capacità artistiche. E poi Torino, in quel Teatro Regio della storica città sabauda sempre molto incline ad apprezzare artisti e cantanti lirici che emozionano, lasciando traccia di sé. Proprio come il tenore Alvaro Zambrano che attraverso la sua interpretazione di Nemorino, ha saputo creare con il pubblico quell’empatia vicendevole che si trasmette magicamente tra il palcoscenico e lo spettatore. Detto questo, ci piace dare anche merito ai suoi compagni di viaggio impegnati in questo Elisir D’Amore di Donizetti. Dal soprano Lucrezia Drei (Adina), al baritono Enrico Marrucci (Belcore), al basso buffo Simon Orfila (dottor Dulcamara), al soprano Ashley Milanese (Giannetta) e a coloro i quali sono stati i componenti del coro e delle varie comparse. A tutti va il meritevole tributo di una Torino entusiasta e piacevolmente conquistata da tanta capacità artistica.

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