SORELLE NAPOLI NON HANNO TERRENI A MEZZOJUSO


TRIBUNALE RIESAME: SCARCERATI I TRE PRESUNTI ESTORTORI PER MANCANZA DI INDIZI DI COLPEVOLEZZA – TANTILLO NON LE HA MAI MINACCIATE.  LE SORELLE SI SONO APPROPRIATE DELLA TRAZZERA REGIA, HANNO COSTRUITO UN LAGO ILLEGITTIMO E NON HANNO MAI PAGATO MUTUI E CARTELLE ESATTORIALI.

Dopo neppure un’anno di attività dall’inaugurazione l’Associazione Governo del Popolo APS, che per statuto persegue l’applicazione dei principi di “Legalità” e “Giustizia” previsti e regolati dalla Nostra Carta Costituzionale e dalla CEDU (Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo), si è schierata in prima fila per denunciare l’eclatante soap opera delle “sorelle Napoli contro la mafia”. Il Presidente Carbone deciso nel non voler accettare quanto propinato dai media di LA7 (così scrive il Pubblico Ministero nel decreto di citazione a giudizio, “non vi è chi non veda” riportandosi alle dichiarazioni rese in TV), ha accertato la verità con l’ausilio del popolo di Mezzojuso, distrutto nell’orgoglio e terrorizzato dalle ritorsioni mediatiche ed istituzionali (anche con grave danno economico), certo della tentata raggiro per approdare ai fondi antimafia riservato alle vere vittime di mafia. L’associazione ha, quindi, accertato e denunciato alle autorità competenti che non vi sono terreni delle sorelle Napoli nel territorio di Mezzojuso, non comprendendone l’accanimento mediatico della trasmissione televisiva “Non è l’Arena” di LA7 condotta dal Dr. Giletti contro il Comune di Mezzojuso; inoltre con sopralluoghi l’Associazione ha evidenziato gravi irregolarità sui terreni delle Napoli – giammai accertata dalla Procura – tra cui l’appropriazione di gran parte della Trazzera regia di proprietà demaniale, la costruzione illegittima di un lago sulla trazzera regia, l’appropriazione e/o detenzione di terreno demaniale recintato finanche a spesa dell’Assessorato regionale Agricoltura e Foresta; il mancato pagamento di mutui e cartelle esattoriali delle Napoli mai richiesto dagli Enti preposti, mai neppure chiesta la restituzione del terreno acquistato da Irene Napoli da I.S.M.E.A. (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare), sebbene per contratto dopo solo due rate impagate poteva essere chiesta la risoluzione di diritto, precisando altresì che una delle Napoli è funzionaria dell’Assessorato regionale Agricoltura e Foresta. Nonostante i tanti esposti e denunce/querele depositati dapprima in Procura a Termini Imerese, e poi a Caltanissetta, a tutt’oggi ancora non sono state oscurate e/o sottratte dalla rete internet le registrazione di LA7, anzi la trasmissione continua a rappresentarle quali vittime di Mafia, nonostante i fatti e, non da ultimo, la sentenza del Tribunale del Riesame in merito alla scarcerazione dei tre presunti estortori denunciati dalle Napoli, nega l’esistenza non di prove ma finanche degli indizi di colpevolezza del “concorso morale e materiale .. a cedere la proprietà o la gestione della loro azienda agricola.. con reiterate violenze e minacce”. Ebbene il Giudice del Riesame, ricostruendo i fatti, ha rilevato che il Sig. Tantillo, dopo l’aneddoto della sassaiola del 1998, mai “…si sarebbe reso protagonista di episodi di minaccia nei loro confronti o avrebbe palesato loro, in maniera più o meno esplicita, un interesse all’acquisizione delle loro proprietà”, né evidenzia un collegamento tra gli indagati (“assenza di qualsiasi contatto tra  i coindagati per lo stesso fatto”- cfr. sentenza riesame ). Pertanto la procedura di incarcerazione applicata dal Pubblico Ministero e dal G.I.P. nei confronti degli indagati (incarcerati da prima di Natale e per tutte le feste natalizie, senza poter neppure vedere i familiari) non è stata posta in essere a norma di legge.

L’Associazione Governo del Popolo APS procederà oltre a chiedere l’accertamento della verità ed a pretendere giustizia giusta anche innanzi alle autorità internazionali.

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