Le indagini dei poliziotti della squadra mobile e del Servizio Centrale Operativo coordinate della Procura della Repubblica di Arezzo, sono state avviate d’iniziativa nel mese di gennaio dai due Uffici, con il supporto della Direzione Centrale per Servizi Antidroga e del Servizio Polizia Scientifica.
L’operazione è stata condotta nell’ambito del progetto “PUSHER 3 – PIAZZA PULITA”, che ha rilanciato l’impiego di operatori sotto copertura del Servizio Centrale Operativo per l’acquisto di droga nell’ambito di indagini tese a disarticolare gruppi criminali impegnati nella distribuzione di stupefacenti sul territorio.
La tecnica investigativa utilizzata, condotta anche attraverso servizi di osservazione con telecamere nascoste, si fonda sulla possibilità di autorizzare l’acquisto di droga da parte di uno o più investigatori, nonché sulla facoltà di ritardare l’arresto degli spacciatori responsabili della cessione, per acquisire ulteriori elementi investigativi.
Le indagini si sono sviluppate nei confronti di un gruppo di spacciatori africani, che hanno presidiato stabilmente alcuni luoghi del centro cittadino, in particolare i giardini di Campo di Marte ed il Parco del Colle del Pionta.
Gli stranieri hanno occupato le zone realizzando un’attività di spaccio rivolta ad un numero indeterminato di assuntori, anche minori, nella maggioranza dei casi avvenuta nei pressi di istituti scolastici e presidi ospedalieri presenti all’interno del Parco.
Gli acquisti degli agenti sotto copertura hanno permesso di ottenere in tempi brevi elementi probatori nei confronti di 37 stranieri, la maggior parte dei quali richiedenti asilo. Il materiale raccolto è stato poi implementato con indizi acquisiti con metodologia tradizionale, come servizi in borghese o escussioni testimoniali.
In strada la droga veniva nascosta nella vegetazione dei citati parchi cittadini; lo smercio avveniva in pieno giorno, pur in presenza di numerosi passanti, indipendentemente dalle condizioni climatiche.
Gli indagati sono riusciti, in tempi brevissimi ed in via continuativa, a reperire apprezzabili quantitativi di droga destinati alla distribuzione a giovani acquirenti, realizzando decine di transazioni giornaliere. Nel corso dell’inchiesta, durata meno di quattro mesi, sono stati effettuati 78 arresti ritardati nei confronti di 37 indagati.
L’operazione, infine, aderisce alle finalità indicate nella recente direttiva del Ministero dell’Interno sul rafforzamento dell’attività di prevenzione e contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, nonché a quelle segnalate con il progetto “SCUOLE SICURE”, che ha previsto l’avvio di analoghe azioni in prossimità di plessi scolastici.