Opere dalla Collezione Sandretto Re Rebaudengo a Palazzo Biscari di Catania


Catania – Si è svolta ieri, lunedì 20 maggio, alle ore 11.30 presso la sala Auditorium del Palazzo della Cultura, davanti a una platea numerosa di addetti ai lavori, la conferenza di presentazione della mostra “Opere dalla Collezione Sandretto Re Rebaudengo a Palazzo Biscari” a cura di Ludovico Pratesi e Pietro Scammacca.

Oltre ai giornalisti, erano presenti: il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Catania, Francesco Basile; il presidente e la vicepresidente della Fondazione Brodbeck, Paolo e Nadia Brodbeck; la presidente e il direttore artistico della Fondazione Oelle, Ornella Laneri e Carmelo Nicosia; i collezionisti Filippo Pappalardo e Ennio Virlinzi; i galleristi Rosa Anna Musumeci, Gianluca Collica e Massimo Ligreggi e tanti docenti dell’Accademia di Belle Arti di Catania, artisti e curatori della città etnea.

Barbara Mirabella, Assessore alla Cultura di Catania ha dato il benvenuto a Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, ricordando l’importanza che progetti culturali hanno per la città di Catania, una città che ha una forte vocazione artistico-culturale e che chiede sempre di più un’offerta strutturata e di qualità nel settore del contemporaneo.

Patrizia Sandretto Re Reabudengo si è dapprima presentata, raccontando il suo personale incontro e approccio con l’arte contemporanea ed ha poi esposto le varie attività svolte dalla fondazione che presiede dal 1995.

Ha, inoltre ricordato i numerosi progetti che ha già realizzato in Sicilia e si è poi soffermata sulla collaborazione con l’associazione Unfold per il progetto che sarà inaugurato il prossimo 7 luglio presso palazzo Biscari.

Dal 7 luglio, infatti, Palazzo Biscari si apre nuovamente alla cultura contemporanea ospitando una selezione di opere d’arte provenienti dalla prestigiosa Collezione Sandretto Re Rebaudengo, come hanno spiegato i curatori della mostra. Ludovico Pratesi si è maggiormente soffermato sul dialogo tra palazzi storici e arte contemporanea, mentre Pietro Scammacca ha offerto delucidazioni in merito alle sale che ospiteranno la mostra.

Il progetto, occupa due parti del palazzo: un’installazione ambientale dell’artista Alicja Kwade nel Salone delle Feste (aperta fino al 24 agosto 2019) e la mostra collettiva intitolata ‘La stanza analoga’ negli appartamenti dell’Ala di Levante del palazzo, aperti al pubblico per la prima volta dopo più di mezzo secolo (fino al 7 settembre 2019).

WeltenLinie (2017) di Alicja Kwade è una composizione di specchi e strutture in acciaio che dà vita ad un ambiente abitato da ambigui rispecchiamenti in cui gli oggetti si moltiplicano e sembrano entrare in movimento, trasformando lo spazio in materia temporale. L’opera è stata prodotta dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo in occasione della 57esima Biennale di Venezia. La sua presentazione nello spazio alchemico del Salone delle Feste di Palazzo Biscari crea legami evocativi con gli interni ornamentali del palazzo ed entra in risonanza con la visione illuminista ed esoterica del suo committente più illustre, Ignazio Paternò Castello, V Principe di Biscari, artefice di un labirinto vegetale che fino alla metà del diciannovesimo secolo serviva da giardino pubblico della città di Catania. In questo contesto, l’opera diventa una sorta di “macchina barocca” che riconfigura il rapporto dello spettatore con la realtà: in dialogo con gli specchi del Salone delle Feste e i trompe l’oeil che affrescano le pareti, l’installazione di Kwade immerge il visitatore in una percezione caleidoscopica e labirintica.

Gli appartamenti dell’Ala di Levante ospitano la collettiva ‘La stanza analoga’ che si propone come eco di un particolare ambiente di Palazzo Biscari: la stanza detta “del Don Chisciotte” poiché affrescata con scene raffiguranti le avventure del personaggio picaresco di Cervantes. La mostra riunisce venti artisti della Collezione di diverse generazioni, che hanno messo in atto con le loro ricerche una critica della rappresentazione attraverso linguaggi e medium diversi. Ispirandosi a dispositivi narrativi reperibili nel romanzo di Cervantes — come la critica dell’autorevolezza e il concetto di autenticità —  le opere esplorano diverse strutture di significato, mettendo in questione la legittimità del sapere e della verità. Come Don Chisciotte, gli artisti si muovono lungo la linea sottile che separa la realtà dalla finzione: ‘alienati nell’analogia’, diventano ‘i giocatori disordinati dello Stesso e dell’Altro’, per adottare le osservazioni condotte da Michel Foucault sul personaggio di Cervantes. La sala ‘del Don Chisciotte’ di Palazzo Biscari rimane inaccessibile al visitatore, ma è solamente presente nel suo immaginario come punto di partenza dell’esposizione.  Questo distacco crea un’analogia tra lo spazio astratto, ma percepibile della mostra e lo spazio concreto, ma impercettibile, della sala settecentesca.

Nell’ospitare una collezione privata il palazzo si ricollega alla sua storia in quanto ha ospitato a partire dal Diciottesimo Secolo il museo di reperti archeologici, strumenti fisici e rarità naturali appartenenti alla collezione di Ignazio Paternò Castello, V principe di Biscari, che fino allo scorso secolo occupavano gli ambienti del Museo Biscari. La mostra è accompagnata da un programma didattico curato dal dipartimento educativo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo volto alla formazione di un gruppo di studenti dell’Università dei Studi di Catania che diventeranno i mediatori culturali della mostra.

Si ringrazia Palazzo Biscari, l’azienda Dusty, l’azienda di vini e spumanti Murgo, e Radice Pura per il generoso sostegno portato a questo progetto.

 

Artisti in mostra          

Salone delle Feste: Alicja Kwade

Appartamenti Ala di Levante: Ludovica CarbottaJames Casebere, Roberto CuoghiFlavio Favelli, Katharina Fritsch, Anna GaskellDominique Gonzalez-Foerster, Douglas GordonPierre Huyghe,Louise LawlerRenato LeottaSherrie Levine, Katya Novitskova, Tony Oursler, Philippe Parreno, Nicolas Party, Paul Pfeiffer, Laure Prouvost, Magali Reus, David Shrigley

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo è un’istituzione no profit nata a Torino il 6 aprile 1995 per volontà di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, sua Presidente, al fine di trasformare in un’attività organizzata e aperta alla dimensione pubblica la propria passione e l’attività di sostegno ai giovani artisti, che già svolge a titolo personale. La Fondazione rispecchia gli indirizzi di un nuovo mecenatismo, basato sulla responsabilità assunta in prima persona e sulla condivisione di passioni, saperi e risorse individuali, e ha le sue radici nella Collezione Sandretto Re Rebaudengo. Avviata nel 1992 e costruita attraverso il dialogo con gli artisti, la Collezione riflette la pluralità delle ricerche artistiche degli ultimi decenni.

Tra le prime fondazioni private aperte in Italia, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo si pone fin da subito come un osservatorio sulle tendenze artistiche e i linguaggi del presente, all’incrocio tra arte, musica, danza, letteratura, design. Gli obiettivi della Fondazione sono: sostenere e promuovere gli artisti, offrendo loro spazi in cui esporre e aiutandoli nella produzione di nuove opere; far conoscere a un pubblico sempre più ampio i fermenti e le tendenze più attuali nel panorama dell’arte contemporanea internazionale; collaborare con altri enti, italiani e stranieri sia pubblici che privati, per promuovere l’arte contemporanea.

La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo ha due sedi: Palazzo Re Rebaudengo a Guarene d’Alba (CN), sulle colline del Roero, e il centro espositivo di Torino, un’architettura museale costruita ex novo in un quartiere che testimonia il passato industriale della città e le sue trasformazioni.

Palazzo Biscari

Palazzo Biscari fu costruito dai principi di Biscari ed è una delle più importanti residenze barocche in Sicilia. I primi lavori di costruzione ebbero inizio nei primi anni del Settecento, a seguito del catastrofico terremoto del 1693 che rase al suolo l’intera città di Catania. La costruzione dell’edificio subì l’impulso definitivo quando Ignazio Paternò Castello, V Principe di Biscari, detto “Il Grande”, decise di imprimere la propria personalità̀ poliedrica sul palazzo aggiungendovi una nuova ala per il Museo Biscari che ospitava la sua collezione archeologica e di mirabilia. I lavori furono completatati nella seconda metà del Settecento e Palazzo Biscari divenne una delle mete principali dei visitatori stranieri che estendevano il “Grand Tour” fino alla Sicilia.

 

UNFOLD

Fondata nel 2017 da Pietro Scammacca, UNFOLD è un’associazione culturale no-profit con sede a Palazzo Biscari. L’associazione ha come scopo principale di ideare e produrre mostre di arte contemporanea e progetti site-specific in luoghi di interesse storico-artistico siciliani. UNFOLD stabilisce collaborazioni con accademie, università e dipartimenti educativi di fondazioni culturali per svolgere attività didattiche che accompagnano ogni mostra.

 

 

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