L’orgoglio di tramandare un testimone che deve andare oltre il tempo


Foto: da sinistra, Attilio Andriolo, Vittoria De Marco Veneziano e la Preside del Liceo Impallomeni Caterina Nicosia.

Lunedì 27 gennaio l’Istituto degli Studi Superiori “G.B.Impallomeni” in collaborazione con l’Associazione Culturale “Teseo” ed il Movimento Cristiano Lavoratori ha celebrato la Giornata della Memoria, che coincide quest’anno con il 75^ anniversario della chiusura dei campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau, invitando la scrittrice Vittoria De Marco Veneziano a parlare di Charlotte Salomon, una pittrice ebrea tedesca, morta a 26 anni in una camera a gas del lager di Auschwitz. La storia di impallomeniCharlotte Salomon è poco conosciuta ma la scrittrice l’ha voluta inserire fra le tante figure femminili, che sono state raccontate nel suo ultimo libro: “Vivian, Maxima …ed altre” (1978 edizioni Ega). Grande commozione ed interesse ha suscitato negli studenti dei licei classici, linguistico e scientifico presenti nella funzionale aula magna del nuovo Istituto “G.B.Impallomeni” di Milazzo. Vittoria De Marco Veneziano ha proiettato slides e un video emozionante per illustrare l’attività artistica di Charlotte Salomon e le tappe dolorose della sua persecuzione. Parole molto dure sono state pronunciate contro il latente razzismo della nostra società dal dott. Andriolo Attilio, presidente dell’associazione culturale “Teseo”, che ha letto anche alcuni brani di un articolo del giornalista, anch’egli di origini milazzesi, Salvino Cavallaro, mentre dal pianoforte e dal flauto di due professori della scuola partivano le note della colonna sonora del film “Schindlers list”. Alla fine un grande applauso liberatorio e le lacrime di commozione di Carmelo Porcino, presidente del Movimento Cristiano Lavoratori. Il messaggio che Vittoria De Marco Veneziano ha lanciato ai ragazzi della scuola è stato recepito a tal punto che parecchi di loro hanno mostrato interesse e la voglia di approfondire, consultando altri testi, la vita, la produzione artistica e il sacrificio finale di Charlotte Salomon.

Ho seguito con grande interesse, anche se da lontano, la realizzazione del ricordo della Giornata della Memoria, incontro culturale organizzato presso l’Istituto degli Studi Superiori “G.B.Impallomeni” di Milazzo. Un evento coinciso quest’anno con il 75° anniversario della chiusura dei campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau. Tutto ciò si è potuto realizzare grazie alla collaborazione dell’Associazione Culturale Teseo, nel nome del presidente Dr. Attilio Andriolo e del Movimento Cristiano Lavoratori rappresentato dal suo presidente Carmelo Porcino. Sforzi organizzativi che vanno elogiati per l’alto significato storico – culturale che la Shoah rappresenta e per quella fiammella sempre accesa di sensibilizzazione sociale verso i giovani, i quali ne ricevono il testimone di un affidamento morale che traccia il percorso della continuità della Memoria. E’ il 27 gennaio, è la data scolpita sulla pietra come segno tangibile che neanche il trascorrere del tempo potrà mai cancellare. Riportare le varie testimonianze di quel periodo che la storia ricorda come il più aberrante atto razziale dell’umanità, è segno di civiltà. Per questo motivo mi congratulo con l’impegno profuso dalla scrittrice Dott.ssa Vittoria De Marco Veneziano, dalla preside Caterina Nicosia dell’Istituto G.B.Impallomeni di Milazzo, dal Dr. Attilio Andriolo e dal presidente di MCL Carmelo Porcino, nell’essere riusciti a sensibilizzare un nutrito gruppo di giovani studenti del Liceo Classico, Scientifico e Linguistico, attraverso la narrazione dell’attività artistica della pittrice tedesca di origini ebraiche Charlotte Salomon, che fu vittima dell’Olocausto. Storie, figure, volti che incarnano l’ingiustizia per un assurdo quanto crudele accanimento razziale, che oggi, come domani, restano significativi di testimonianze dirette di ciò che è umanamente impossibile dimenticare.

Salvino Cavallaro

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