Mi presento: sono mister l’ Imponderabile!


Foto: caos – mitologia.
Antonio Dovico – Sono la terza Potenza che governa il mondo. La prima – non è una novità – è  Dio, creatore del cielo e della terra. Ha creato dal nulla tutte le cose, e per questo è  Onnipotente. Inchiniamoci a Lui. Dopo di Lui, è il suo accanito avversario, conosciuto come Satana il diavolo. Dio è il Bene, il diavolo è il Male. La contrapposizione tra le due potenze non ci sarebbe, se Dio volesse approfittare della sua onnipotenza, ma se lo facesse, sarebbe dio tiranno che domina con la forza, e non con l’Amore che conquista. Parimenti avviene con la creatura uomo che, grazie al libero arbitrio, può scegliere liberamente di seguire Dio, oppure il diavolo.
Gli uomini, creature fatte a immagine di Dio, godono di una grande intelligenza che li porta a pensare, progettare, costruire, amministrare – sia in proprio che per le comunità d’appartenenza – secondo le proprie capacità e conoscenze, ma spesso si dimenticano che ci sono anch’Io, misteriosa potenza. Quando entro in azione mi chiamano  “Imponderabile”, e raramente si ricordano di me i grandi progettisti di opere materiali, tipo ponti, dighe e simili. Dimenticanza ancora più presente nei  governi, impegnati a produrre leggi, regole e provvedimenti vari che assicurino salute, sicurezza, lavoro e benessere in generale alla popolazione amministrata.
Quando sento previsioni di crescita in bocca a personaggi di rango, che dovrebbero essere campioni di saggezza, mi domando: ma questo signore crede davvero a quel che dice, o parla per illudere la gente, onde tirarsela dalla sua parte? Quando tutti gli indici ambientali, commerciali, economici sono negativi, su quale base logica fonda le sue previsioni? [Lo sussurro sottovoce: sulla base della credulità popolare]
La mia rispettabile età mi fa ricco di una esperienza rara. Ricordo la sagacia dei capifamiglia della mia fanciullezza. Quando in famiglia c’erano tante paia di scarpe quanto erano i componenti, e non c’erano soldi nel cassetto per comprarne anche un solo paio in più, si andava scalzi, ma non si accendeva un debito col rischio di non poterlo estinguere. Era così anche per gli uomini di stato che avevano senso di responsabilità. Ugo La Malfa, repubblicano, era uno di questi. Quando un parlamentare ardimentoso, proponeva di realizzare un opera, anche se utile, chiedeva: ma i soldi ci sono? Lui perdeva un potenziale elettore, mentre l’altro lo guadagnava. Questa è la democrazia, Bellezza! Se oggi ci sono due mila e passa miliardi di debito pubblico, anziché la medesima cifra in attivo, è logico e onesto proporre una “crescita” che sarebbe “certa”si, ma solo riguardo alla mole del debito? Follie!
A sorpresa sono intervenuto io – Mister Imponderabile –, lunatico e bizzoso per natura, ed ecco ti presento il caos. Gli uomini assomigliano a formiche impazzite che hanno smarrito la rotta. E’ bastato un pugnetto di coronavirus invisibili, per sconvolgere i piani ambiziosi di uomini che si illudono di possedere virtù divine. Credo che farebbero bene a ritornare in sé e riconoscersi piccole creature che rinnegano il Padre!
Antonio Dovico
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