– Foto: copertina del libro di Marta Limoli, “Quando Cadevano le Nuvole” –
Marta Lìmoli, l’arte è nel suo DNA. L’abbiamo conosciuta come vincitrice del Concorso di Poesia organizzato dall’Associazione Culturale Teseo – San Rocco, che si è svolto a Milazzo il 27 agosto 2019 nell’affascinante scenario offerto da Villa Hera. Bella, misteriosa, dallo sguardo intelligente e capace di scrutare l’anima delle persone, Marta Lìmoli che è nata a Catania si è presentata a Milazzo per ricevere il primo premio del concorso letterario con la sua “Generasti poesia”. Una lirica che coglie il tratto della sua autrice, la quale non è difficile definire sensibile e particolarmente incline ai moti dell’anima. “Generasti poesia” ha immediatamente conquistato la giuria preposta a dare un giudizio definitivo alle tante poesie in concorso, mettendo tutti d’accordo nel classificarla prima in assoluto. Tutto ciò nell’ignara consapevolezza di chi fosse esattamente l’autrice di cotanta bravura, tale da ispirare sentimenti di emozione e coinvolgimento personale. A posteriori scopriamo che Marta Lìmoli ha dei trascorsi letterari di rilevante importanza e una predisposizione artistica non comune che le è connaturata come bagaglio personale. Attrice, autrice, scrittrice, esperta di arti sceniche, poetessa, ballerina di tango, Marta Lìmoli è donna dalle mille risorse con la voglia di manifestarsi agli altri per quello che è, per quello che sa fare e per la capacità di instaurare con le persone che la seguono, quell’empatia che coinvolge e sembra appartenere a ognuno come una sorta di idem sentire che sa quasi di complicità. Un po’ come dire che quello che propone Marta nei sentimenti è ciò che altri non riescono a esternare, pur annidandosi nel recondito del proprio essere.
La poetessa Marta Limoli
Rileggendo nei miei archivi ciò che avevo scritto di Marta Lìmoli circa un anno fa, in cui la conobbi per la prima volta, devo dire che non mi ero sbagliato nel delineare alcune sue peculiarità che la mettono in luce per capacità artistiche, sensibilità, creatività e uno stile malinconico che sa di dolcezza. Oggi, a distanza di tempo, la riscopro nella sua raccolta di poesie racchiuse nell’ultima fatica letteraria intitolata “Quando cadevano le nuvole”, edito da Associazione Akkuaria. Nello scorrere della piacevole lettura, ho ritrovato nell’autrice l’inconfondibile profumo dei suoi anni di crescita maturati alla luce del mediterraneo. Rimembranze giovanili, rievocate attraverso lo sfogliare romantico dei quaderni, dei notes, dei diari, dei foglietti sparsi, scritti prima a matita e poi ripassati con l’inchiostro. E’ un riprodurre l’impronta nostalgica della carezza del passato, nella summa di ciò che avevi scritto in quel tempo in cui la giovinezza scorreva veloce, ma non te ne sei reso conto abbastanza nel capire che era fuggente. Ecco, in tutto questo sentire mi pare di cogliere nell’autrice quel tratto in cui rivedo la delicatezza letteraria di proporre a se stessa ciò che desidera condividere con i suoi lettori, gli amici, i conoscenti, che da sempre ne hanno saputo svelare l’anima poetica che infonde emozione. Il suo è un invito alla poesia intesa come voce che scorre senza giudizio, senza intoppi, che trascina come il letto di un fiume che non si arresta mai ed esprime un suono piacevolmente armonico e mai impetuoso. E’ lo stile inconfondibile di Marta Lìmoli che mostra pure le sue capacità artistiche nel disegnare la copertina, riproducendo all’interno anche figure e ambienti ispirati da “L’amabile verità” di Renèe Magritte. “Quando cadevano le nuvole”, una raccolta di poesie da gustare lentamente e senza fretta alcuna, per entrare direttamente nell’anima di “Colorando”, “Pastelli a carbone, chine e spirito ad acrilico”, “Ancora un treno”, oppure “L’addio” o “L’affondo dei palpiti”, che sono alcune delle trasportanti liriche che infondono emozioni. Tutte le poetiche emozioni che scaturiscono dal cuore, dalla mente e dalla penna di Marta Lìmoli, Un’artista che sa entrare nell’anima dei lettori.
Salvino Cavallaro