ATTENTI AL PEGGIO


Antonio Dovico  –  La popolazione mondiale è da quattro mesi sotto scacco di una potenza invisibile e misteriosa. Dunque, non è l’America? No, anch’essa ne è succube, e il suo terrificante potenziale bellico è ridicolizzato da un virus indecifrabile. Gli esperti di tutto il mondo cercano di scoprire notizie precise a suo riguardo, ma sono tutte incerte, e quindi inaffidabili. Pareri discordi, anche su quando il coronavirus  toglierà l’assedio. Intanto in Italia dobbiamo stare – per legge  -, tutti a distanza gli uni dagli altri, e se un tutore dell’ordine vede che una mamma abbraccia un figlio, scatta una multa micidiale, decretata da qualche zucca vuota. Il “sagace” potere politico, ha deliberato il divieto di assembramento di persone per evitare contagi, e non ci sarebbe niente da dire, se fosse stato adoperato il massimo criterio valido per tutti, tanto da non suscitare perplessità, e invece ne suscita e quante. Detto in breve, il virus si è rivelato dominatore incontrastato del mondo, e  per quanto tempo durerà non abbiamo certezze, neanche in questo caso. Intanto ha rallentato il commercio, la produzione e tutte le attività connesse. Se scampiamo dal virus non scamperemo però dalla carestia, e per alleviarne i disagi ci sarebbe solo il rimedio della solidarietà.
Manca il pane a me, busso alla porta accanto e l’inquilina divide in due l’unica pagnotta che possiede. Ma, se c’è divisione politica, ce l’ho il coraggio di tentare la fortuna? Questo vale per l’Italia mondo ma anche per il resto del mondo. E allora ci stiamo prendendo cura per assicurarci la solidarietà? Abbiamo un governo raffazzonato che esiste per necessità contingente. Si spera che con le prossime elezioni si potrà ritornare alla normalità, ma i preamboli non sembrano promettenti. E allora se abbiamo buon senso, smettiamola di accendere gli animi, con insulti inopportuni sguaiati e pesanti, ai politici di parte avversa.
Vale per entrambe le parti, ma c’è più accanimento nei riguardi di Salvini, leghista-fascista. A calare nei sondaggi spesso ce la mette tutta lui, per motivi evidenti a chi è dotato d’acume. Poi l’antifascismo dichiarato – col fascismo morto e sepolto da 80 anni -, finisce con l’assumersi esso medesimo gli aspetti deteriori del fu fascismo. Che differenza c’è tra l’intolleranza dei fascisti mussoliniani e quella degli antifascisti di sinistra? Nessuna, il fanatismo è identico, com’è giusto che sia, avendo in comune le  radici di sinistra. Una cosa difficile da capire è  quale merito hanno quelli di sinistra rispetto alla destra,  per attribuirsi la superiorità morale. Qualche peccatuccio piccolo piccolo non se lo sentono sulla coscienza? Quale metro usano per misurare la moralità, quello della menzogna eretta a sistema? In questa attività hanno ragione, sono imbattibili. O forse  nell’attività demolitrice dei valori morali, senza i quali la base dell’edifico umano si sbriciola e crolla tutto?
Se il popolo è perplesso e cerca il modo e la persona giusta per ribaltare la situazione, in un contesto democratico, non è legittima l’azione del popolo che si orienta verso la scelta di una persona ritenuta idonea, contrariamente all’opinione degli avversari politici ? Ritengo utile rilevare il pericolo che si corre se non si moderano i toni. Il prossimo avvenire non si presenta roseo e l’inquietudine popolare può avere sbocchi sgradevoli per tutti, simpatici e antipatici, fascisti e comunisti. E’ possibile darci tutti una calmata ?
Antonio Dovico
17-06 -20

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