Le previsioni non sono per nulla incoraggianti. Dopo l’estate dell’anno del Covid – 19, si prospetta un autunno che socialmente, politicamente ed economicamente anticiperà un inverno fatto di incertezze e oscurantismo. Il Covid continuerà la sua battaglia da acerrimo nemico dell’umanità (almeno questo ci dice l’Organizzazione Scientifica Mondiale) e il problema per quanto riguarda la ripresa della vita delle imprese, della scuola, della sanità e di tantissimi altri settori produttivi del Paese, limiterà lo sguardo ad un futuro di non facile vita sociale. Il mondo e l’Italia vivono la loro dimensione di ammalati cronici, lontani da quello stato di convalescenza in cui ci si possa ritenere almeno in via di guarigione. Lo Stato Italiano è impegnato da mesi a decidere sull’amletico dubbio chiamato MES o Recovery Fund. Proprio oggi è al via il tanto atteso Consiglio Europeo straordinario nel quale gli Stati membri discuteranno il Recovery Fund. Il vertice europeo sarà un’occasione fondamentale per l’accordo sul recupero economico dell’Europa travolta dall’emergenza Coronavirus. La Commissione Europea, lo scorso 27 maggio, ha presentato la sua proposta di Recovery Fund di 750 miliardi da erogare in parte tramite prestiti e in parte come sovvenzioni a fondo perduto. Secondo il parere scettico di alcuni Paesi membri dell’Europa, non si riuscirà a trovare un accordo sul Recovery Fund in tempi brevi, anche se la situazione del Vecchio Continente richiede risolutezza e massima urgenza. L’Italia, con il presidente Conte, ha dato il via a una serie di incontri europei per rafforzare i rapporti con i Paesi alleati e trovare dei punti di incontro con i Paesi “rivali”. Non sarà facile l’accordo. Per questo prevediamo tempi lunghi che non faranno altro che aumentare lo stato economicamente ansioso, soprattutto dei Paesi come il nostro, che è stato colpito pesantemente dal coronavirus. Insomma, come dicevamo prima, la situazione della nostra Italia deve farci pensare con razionalità a momenti difficili da superare un’emergenza che continuerà a rendere complicata la ripresa economica. Vedremo cosa accadrà. Monitoriamo la situazione con il cambio delle stagioni, sforzandoci di essere moderatamente fiduciosi, nonostante l’autunno scotti e l’inverno s’infiammerà di problemi da risolvere.
Salvino Cavallaro