Milazzo, l’opposizione (5 elementi su 6) non si presenta per la proclamazione dei consiglieri, tranne Foti (l’unico a rappresentare la sinistra). Ma in Comune si respira già aria di burrasca


 

– Giuseppe Stella – Emilio Oliviero Scali –  Le consultazioni per il rinnovo del Consiglio comunale e per l’elezione del nuovo Sindaco sono finite da appena 6 giorni e già al Comune di Milazzo si respira aria di maretta (o di burrasca?). In un precedente servizio abbiamo scritto che la maggioranza del nuovo consiglio comunale che appoggiava Midili sarà formata da 18 eletti delle liste di cui tutti sanno (ben 9. Una corazzata) delle quali solo una non ha raggiunto il quorum. Gli altri 6 consiglieri della minoranza sono stati così ripartiti: Antonio Foti (sinistra), Giuseppe Crisafulli e Antonino Amato della lista Italiano sindaco, Damiano Maisano e Alessio Andaloro della Lega, Lorenzo Italiano, consigliere di diritto (candidato a sindaco perdente col 20% dei consensi, il secondo dei magnifici 7).

L’opposizione è affidata a loro ma per quel che sappiamo (e chiunque sa) sia la Lega che Lorenzo Italiano appartengono all’area di centro-destra. Quindi in consiglio cosa succederà? In maggioranza ci sono Forza Italia, Diventerà Bellissima e Fratelli D’Italia che totalizzano: la prima ha 3 consiglieri, la seconda 4 e la terza soli 1 (8 in tutto). Altri di centro destra “infiltrati” nelle numerosissime liste verranno sicuramente fuori dopo.

Facendo qualche conticino, si arriva a questa conclusione: tra maggioranza e opposizione nell’area di centro-destra (anche se prima delle elezioni e in atto è disunito) ci sono ben 14 consiglieri. 10 tutti gli altri. Se tra questi 10 verranno fuori altri nomi che in precedenti legislature hanno fatto battaglie in consiglio contro la Giunta Pino (Midili allora era assessore alle Finanze e fortemente a favore del dissesto) per evitare il default (questo giornale ha pubblicato persino un libro su questo di ben 250 pagine) la governabilità comunale non sarà affatto garantita. A meno che non scendano tutti a miti consigli per una sorta di pace sociale nell’interesse della nostra Città.

Ma ancora mancano altri dati. Chi saranno gli assessori vari e quanti? 6 o 7.

Se anche qui non si raggiungessero accordi soddisfacenti, la situazione potrebbe ancora peggiorare. In atto molti oppositori hanno preannunciato ricorsi al Tar per i numeri riguardanti i soggetti dell’area dell’opposizione consiliare e per altre cose.

Come finirà?

Il neo-sindaco, Giuseppe Midili, ha intanto iniziato a fare il giro degli Uffici di Milazzo e della Polizia locale, a visitare siti e luoghi sensibili come ad esempio la zona di Ponente del mercato settimanale del giovedì. E ha assicurato anche che l’igiene pubblica e i servizi di pulizia dovranno diventare efficienti…e questo è quanto dire!

 

In conclusione, c’è da dire che Milazzo, città atipica, ha problemi gravissimi e non da ora: è in default da quando l’avv. Giovanni Formica, dopo pochi mesi dall’insediamento nel 2015, lo ha dichiarato e la cui procedura era iniziata con la precedente amministrazione (2010-2015. Giunta Pino) e ancora, a distanza di oltre 5 anni, non si sa quando potrà essere chiuso; il Viminale, che doveva inviare circa 30 milioni (sugli oltre 60 di buco) al Comune perché la Commissione di liquidazione pagasse parte dei debiti (quasi metà), ne ha mandati solo circa 3,5 coi quali si potrà fare ben poco; vendere i beni comunali liberi (per gli altri 30 milioni da saldare ai creditori), in un periodo di crisi come questo e con un coronavirus che incalza, manco a parlarne…

 

Per non contare le altre questioni rimaste congelate da anni (ad esempio quelle dei precari da stabilizzare, dei parcheggi a pagamento da riattivare e via di questo passo). Un mare magnum di problematiche che mortificano da tempo Milazzo con soluzioni e iniziative concrete che non si vedono in un Comune pressoché asfittico che non merita la stasi che la sta tormentando da tempo coi giovani che scappano da qui per trovare altrove lavoro e benessere e opportunità di una vita migliore.

Che il Signore ce la mandi buona!!! Ma la vita continua.

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