2 arrestati, 13 indagati e 5.600 persone controllate nell’ambito dell’operazione ad “Alto Impatto” nelle principali stazioni ferroviarie italiane.


2 arrestati, 13 indagati, 5.608 persone identificate e circa 1.000 bagagli ispezionati: questo il bilancio dell’operazione ad “Alto Impatto”, che ha visto impegnati oltre 500 operatori della Polizia Ferroviaria e 70 messi a disposizione dalle locali Questure nelle principali stazioni ferroviarie italiane, Milano Centrale, Roma Termini, Bologna Centrale, Firenze S.M.N., Napoli Centrale, Torino Porta Nuova, Reggio Calabria Centrale, Trieste Centrale, Genova P.P., Ancona Centrale, Bari Centrale, Cagliari, Palermo Centrale, Venezia Mestre e Verona P.N.

L’attività di controllo straordinario a viaggiatori e bagagli, è stata attuata con il supporto anche di unità cinofile della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza e Reparti Prevenzione Crimine. Le pattuglie della Polizia Ferroviaria si sono avvalse di smartphone per il controllo in tempo reale dei documenti, e di metal detector per l’ispezione di bagagli sospetti. Le ispezioni sono state estese anche ai depositi bagagli.

2 gli arrestati, il primo a Torino, un 23enne, straniero, per il furto di una valigia a bordo di un treno internazionale in partenza per la Francia e il secondo a Palermo, un 22enne, italiano, per il reato di evasione.

Tra i denunciati, un 30enne nigeriano, ad Ancona, perché gravato da un ordine di espulsione emesso a settembre dal Questore della città marchigiana; una 29enne, originaria del feltrino, perché è risultata inottemperante al foglio di via obbligatorio, emesso dalla Questura di Venezia, con divieto di ritorno nel Comune; un 31enne di origine kosovara, non in regola con la normativa sull’immigrazione, per aver trasgredito all’Ordine del Questore a lasciare il territorio nazionale ed un uomo indiano di 31 anni per interruzione di pubblico servizio, per essersi sdraiato sui binari per una bravata ed aver costretto un convoglio ad arrestare la sua corsa per non investirlo.
Tra le storie a lieto fine, quella del rintraccio una ragazza italiana di 27 anni, nella stazione ferroviaria di Palermo, in evidente stato confusionale, che si era allontanata dalla propria abitazione senza dare più sue notizie alla famiglia e quella della consegna di un farmaco salvavita per le malattie rare, prodotto esclusivamente dallo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze, ad una donna residente nel napoletano. Grazie alla sinergia tra il Compartimento Polizia Ferroviaria per la Toscana, il Compartimento Polizia Ferroviaria di Napoli e personale di Italo, attraverso una vera e propria staffetta, il medicinale è giunto a destinazione.

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