Grazie al mercato unico, che riunisce 27 Paesi, l’UE è una delle maggiori potenze commerciali mondiali


 

La politica economica dell’UE punta a creare posti di lavoro e a rilanciare la crescita favorendo un uso più intelligente delle risorse finanziarie, eliminando gli ostacoli agli investimenti e offrendo visibilità e assistenza tecnica ai progetti di investimento.

Quanto è grande l’economia dell’UE?

In termini di valore totale di tutti i beni e servizi prodotti, il prodotto interno lordo (PIL) dell’UE nel 2019 è stato pari a 16 400 miliardi di euro.

Commercio

Oltre il 64% degli scambi commerciali dei paesi dell’UE avviene con altri paesi dell’Unione.

L’UE conta solo il 6,9% della popolazione mondiale, ma i suoi scambi commerciali con il resto del mondo rappresentano circa il 15,6% delle importazioni ed esportazioni mondiali.

Insieme agli Stati Uniti e alla Cina, l’UE è uno dei 3 maggiori protagonisti mondiali del commercio internazionale.

Nel 2016 i paesi dell’UE rappresentavano la seconda maggior quota delle importazioni ed esportazioni mondiali di merci.

Le loro esportazioni sono state pari al 15,6% del totale mondiale, anche se nel 2014 sono state superate per la prima volta in assoluto da quelle della Cina (16,1% nel 2014, per poi passare al 17% nel 2016). Tuttavia, sono rimaste maggiori di quelle degli Stati Uniti (11,8%).

Gli Stati Uniti avevano una quota maggiore delle importazioni mondiali (17,6%) rispetto sia all’UE (14,8%) che alla Cina (12,4%).

Occupazione

Il tasso di occupazione, vale a dire la quota della popolazione in età lavorativa effettivamente occupata, è un indicatore sociale fondamentale per analizzare l’andamento del mercato del lavoro.

Dopo aver risentito della crisi economica mondiale del 2008 e delle turbolenze nell’area dell’euro, il tasso di occupazione ha registrato negli ultimi anni un aumento costante.

Disoccupazione

Il tasso di disoccupazione corrisponde al numero di inoccupati e disoccupati espresso in percentuale della forza lavoro  totale. Si tratta di un indicatore importante dal punto di vista sia sociale che economico.

 

Divario retributivo tra uomo e donna

Per divario retributivo di genere non corretto s’intende la differenza tra la retribuzione oraria lorda media degli uomini e quella delle donne, espressa in percentuale della retribuzione oraria lorda media degli uomini. È calcolato per le imprese con 10 o più dipendenti.

Il divario retributivo è normalmente molto inferiore per i giovani lavoratori e tende ad aumentare con l’età, anche a causa delle interruzioni di carriera cui le donne sono soggette nel corso della loro vita lavorativa. Il divario retributivo è particolarmente evidente nelle donne anziane perché quando hanno iniziato a lavorare mancavano provvedimenti a favore delle pari opportunità.

Commercio elettronico

Gli acquisti online sono molto diffusi nell’UE. Sono in costante crescita e dilagano tra i giovani utenti di Internet.

 

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