L’Associazione Italiana Dislessici precisa: per gli studenti con DSA e altri BES come funzionerà la DDI (ex DAD)?


Didattica digitale a scuola o a casa? Precisazione del ministero dell’istruzione

 

Didattica digitale a scuola o a casa? Precisazione del ministero dell’istruzione

Nei giorni scorsi, il Capo del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione, Dott. Bruschi, ha emanato una nota interpretativa e di chiarimento (Nota MI 5.11.2020) su quanto disposto dal DPCM 3 novembre 2020.

Il DPCM 3 novembre 2020 all’articolo 1, comma 9, lettera s) ha previsto per le scuole una serie di misure da attuare in quei casi in cui si rende necessaria la didattica digitale integrata (DDI). In particolare, per quanto riguarda la scuola secondaria di II grado veniva specificato: “Resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza […] in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali”

Raccogliendo le sollecitazioni provenienti non solo dal mondo della scuola, ma anche da quello delle associazioni, la nota fornisce chiarimenti su alcuni passaggi che, dalla lettura del DPMC, richiedevano di essere maggiormente esplicitati.

In particolare, sembra quanto mai opportuno che la suddetta Nota dedichi una specifica attenzione alle modalità di inclusione da attuarsi in tutti quei casi in cui sia necessario attivare la didattica digitale integrata (DDI); distinguendo gli alunni con disabilità dagli altri alunni con bisogni educativi speciali, infatti, si sottolinea: “Le medesime comunità educanti valuteranno, inoltre, se attivare misure per garantire la frequenza in presenza agli alunni con altri bisogni educativi speciali, qualora tali misure siano effettivamente determinanti per il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento da parte degli alunni coinvolti”.

Il chiarimento ci sembra positivo: invece di stabilire in modo unilaterale “se” e “come” un alunno con DSA debba partecipare al dialogo educativo, si chiede il coinvolgimento della comunità educante, vale a dire di tutte le componenti della scuola, nella valutazione delle misure da adottare in merito alla presenza o meno degli alunni durante la DDI.

Condividere fra tutti gli attori interessati (alunni, famiglie, docenti, dirigenti scolastici) una scelta strategica in un periodo delicato come questo è lo strumento migliore per garantire il successo formativo di tutti gli alunni e rafforzare i legami all’interno della comunità educante.

Supporto e approfondimento sulla DaD e DDI

AID ha in preparazione diversi contenuti di approfondimento per accompagnare le famiglie e i docenti in questa delicata fase, in cui la didattica digitale integrata è tornata ad essere applicata, nell’ambito dell’emergenza da Covid19.

Oltre che nella sezione news, gli articoli verranno caricati all’interno dello spazio dedicato alla Didattica a Distanza e Didattica Digitale Integrata, sul sito AID.

Ricordiamo che AID ha attivato un servizio di supporto su DAD e DDI, a cui è possibile rivolgersi per avere suggerimenti e consigli concreti su come affrontare le difficoltà legate alla didattica e all’apprendimento. Il servizio è contattabile all’indirizzo daddislessia@aiditalia.org

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