“U picciriddu”, perché accanirsi sempre contro di lui?


— PauloDybala.  —

 

Ultimamente nell’ambiente juventino sembra esserci un tema diventato ormai ripetitivo, farraginoso e monotematico. Paulo Dybala è sempre sotto esame e sembra non più adatto a sposare la causa di una Juventus che ambisce come sempre a traguardi alti che non prevedono tempi d’attesa per aspettare l’entrata in forma di questo o quel calciatore. Ma su Dybala secondo noi si sta sbagliando a non valutarlo come merita, soprattutto nell’ottica di un campione che ha dei valori tecnici già messi in mostra e che in questo momento sembra avere smarrito. Ha sbagliato a suo tempo chi lo ha accostato come futuro Messi e oggi sbaglia nel definirlo un deludente calciatore che non rientra nel novero di quegli atleti capaci di dare alla squadra quel qualcosa in più per definirsi campione vero. Due eccessi sbagliati che portano a non vedere il reale valore del campione argentino il quale in questo momento risente di tanti infortuni subiti e di quel Covid che l’ha debilitato lasciando in lui anche stanchezza fisica e infezioni urinarie. Qualche maligno ha pure detto che il ragazzo, che è pure in scadenza di contratto, stia controvoglia perché la Juve non intende accontentarlo nell’aumento sostanzioso di milioni di euro che lui e il suo procuratore chiedono. Sinceramente non conosciamo allenatori e calciatori i quali in scadenza di contratto non chiedano un ritocco al contratto in scadenza. Tuttavia, lasciando perdere quelle che a noi sembrano leggende metropolitane, ci viene da pensare come un campione di tale levatura non venga tutelato da una Juventus che di campioni se ne intende e che nella sua gloriosa storia sculettata ha sbagliato poche volte nelle sue valutazioni. Paulo Dybala è un campione che per dare il meglio di sé e fare la differenza ha bisogno di avere fiducia. Già, quella fiducia che si dà a un campione quando lo si fa giocare senza aspettare il primo sbaglio per richiamarlo in panchina. Da lui si è chiesto troppo, se si pensa che nell’era Allegri era stato utilizzato come tuttocampista, ruolo impensabile per un calciatore come lui che non è supportato da un fisico eccellente, ma ha mezzi tecnici e classe da vendere. Per noi lui è una seconda punta da lasciare libero nello sviluppo della sua fantasia, nello sfogo delle sue giocate balistiche che non possono essere soffocate dal gravoso compito di interdire in fase di non possesso palla. Quindi, a parer nostro, Dybala deve avere un suo ruolo ben preciso nella Juventus, anche adesso che ha scoperto un Morata in piena forma. Alla dirigenza della Juventus e soprattutto a Pirlo, l’arduo compito di recuperare un campione che non può essere svenduto al miglior offerente, rinforzando inaspettatamente le più temibili avversarie europee.

Salvino Cavallaro        

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