REBUS: OVVERO CORONAVIRUS


Antoni Dovico — Entrò senza bussare, Coronavirus, e senza preannuncio. Da dove è partito, con quali propositi, chi lo ha mandato. Non è dato sapere, anche perché è un “niente” invisibile, e chi poteva mai conoscerlo? Ha portato con sé una pestilenza mortale che ha spaventato e continua a spaventare il mondo, dopo oltre un anno di permanenza. Non si può dire che sia stragista all’ingrosso, come lo è stata la peste spagnola di un secolo fa, tira a sorte per la vittima, come avviene col pesciolino che abbocca all’esca dell’amo. Tuttavia il contagio mette una paura del diavolo, che non lascia spazio alla ragionevolezza, e sia  governanti che persone singole, sono alla ricerca disperata di scansare  il pericolo di contagio. Diciamolo chiaro, il rischio di una psicosi semi-collettiva è da mettere in conto, insieme a tante altre problematiche. Quante illazioni, ragionamenti, dibattiti, ricerche, ha scatenato il timore del virus. Ma io non sono ammattito per la sua indesiderata comparsa in mezzo a noi, anzi, tra me e me ho detto: ecco, ci siamo! A che cosa? All’avverarsi della profezia biblica, conosciuta come Apocalisse di Giovanni. E’ notorio che in essa sono previsti terremoti, guerre, sciagure varie, molto simili alle 7 piaghe che decimarono l’ Egitto dei tempi del Faraone, idolatra e disobbediente a Dio.
La società odierna non ha dèi falsi e bugiardi, ma un unico Dio,  creatore dell’uomo e di tutto quanto esiste. Egli non vuole sacrifici umani, ma il rispetto delle sue leggi. Maschi e femmine li creò, perché il maschio e la femmina continuano la creazione.  Quello che Dio ha congiunto l’uomo non separi, perché la separazione genera disperazione, e da essa nascono femminicidio, suicidio”, stragi familiari, sbandamento psicologico della prole, con gravi ripercussioni sull’intera società. Ironia delle definizioni, la separazione legalizzata va sotto la voce di “diritto civile”. Diritto civile è anche straziare il corpicino del bambino indesiderato, mentre è ancora in quel sacrario che dovrebbe essere il grembo materno. Non uccidere, ma Caino uccise in tempi ancestrali, e la serie continua in tempi di presunta civiltà. Vergogna, uomo che chiami civiltà le più nefande delle barbarie perpetrate in questa sciagurata modernità. Solo le leggi di Dio sono sicuro baluardo contro ingiustizie e prevaricazioni, uomo contro uomo. In quest’ultimo secolo stanno avvenendo barbarie raccapriccianti, che fanno inorridire.
Innumerevoli sono le sfide portate a Dio da una umanità che non riconoscendolo ha smarrito il senno. Da più di un anno siamo sotto assedio dal “niente” fisico, del quale ho già detto, un nulla di nulla insomma, eppure … “altolà, impone; ora comando io !” E’ perentorio, e si fa ubbidire. Altolà anche al lavoro. Il colmo! Morire di peste oppure di fame ? Già, Libera Patriam a fame peste et bellum. FAME PESTE E GUERRA. Parole apocalittiche da ricordare. Per caso, Dio ci chiama alla resa dei conti ? Che ne pensa papà Bergoglio? Sarebbe bene che ce lo facesse sapere, perché insieme al corpo mortale rischia anche l’anima immortale=eterna e…non scherziamo col fuoco!
Antonio Dovico – 20/03/2021

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