Covid 19: la Sicilia verso la zona rossa. A breve potrebbe essere deciso un lockdown regionale dal Governatore Musumeci o d’imperio da Speranza. Attivata anche l’Antimafia ma la zona resta arancione per un pelo


  — Ag. di Stampa AGIM.

 

   — Giuseppe Stella — Zone rosse, zone gialle e di ogni altro colore; Regioni che cambiano da un giorno all’altro senza capire e sapere quali siano le ragioni: insomma gli italiani non sanno più cosa dire e cosa fare e non credono alle restrizioni capaci di fermare questo dannato virus cinese perché anziché diminuire pare crescere.

La Sicilia: sembrerebbe che debba finire in zona rossa da un momento all’altro. La ragione si chiama Rt (un acronimo che ai comuni mortali non dice nulla). L’indice è già vicino alla criticità temuta secondo parametri sconosciuti e forse dettati dall’Oms sotto inchiesta.

In Sicilia a dire il vero l’antimafia ha avviato indagini mirate, sollecitate da Fava, per sapere come è stata gestita l’emergenza covid passata e recente. Il Presidente della Regione, N. Musumeci dovrebbe decidere a breve cosa fare e starebbe valutando la chiusura totale della Sicilia da considerare zona rossa con i rispettivi lockdown per tutta la Regione.

Ma potrebbe intervenire d’imperio anche il Ministro della salute Speranza, fino a quando sarà lui in quel dicastero, che imporrebbe una nuova ordinanza per inserire l’intero territorio siciliano nella fascia più alta e rischiosa per l’emergenza covid maledetta.

Infatti, Comuni come Palermo e altri ogni giorno diventano zona ROSSA in autonomia. E quindi in lockdown visto ormai come il fumo negli occhi da molti in quanto non garantisce la distruzione e l’annientamento del virus.

 

Palermo e Provincia fino al 22 di questo mese sono e saranno in zona rossa.

La Sicilia, la salute e l’antimafia: ma in tutte le Regioni i numeri non quadrano e il sistema dei colori appare sempre più un gioco dell’oca.

 

Mario La Rocca, responsabile dell’assessorato regionale alla Salute, ha negato ritardi nella gestione sanitaria dell’Isola o di provvedimenti restrittivi, almeno per Palermo e Provincia.

Insomma c’è una gran confusione regionale ma anche nazionale nella gestione dei numeri e delle situazioni locali e non locali. Dicono tutti che il problema è legato alle varianti varie (più di una) con pressione sugli ospedali del territorio che ormai non ce la fanno più a reggere all’impatto dirompente del virus, nonostante le restrizioni. Non è che si possono mettere tutte le persone in carcere dove, come tutti sanno, il virus è già diffuso e i reclusi sono pronti a reclamare indulti e amnistie varie per sfoltire le celle.

Ma anche qui si fa politica: le opposizioni, i grillini, che sono stati e sono al governo del Paese, e non hanno concluso nulla dicono che Musumeci latita…

E questo anche a causa dell’inchiesta della magistratura sulle false comunicazioni dei dati siciliani dell’ex Assessore Razza al Ministero della Salute.

 

La Sicilia, secondo i dati (falsati o meno) ha un’incidenza di 5,2%,. Un numero chiaramente più alto della media italiana che è al 4,8%. La Regione dunque “guadagna” il terzo posto dopo Campania e Lombardia per contagi giornalieri alla data del 14 aprile.

La regione è inoltre agli ultimi posti per la vaccinazione di persone fragili (con serie patologie) e ultraottantenni. Ma a dir la verità non se ne capisce più nulla, anche per via dei vaccini che non ci sono o che ci sono e dicono il contrario. Un perfetto gioco dell’oca concepito sulla pelle degli italiani e sulla loro salute e pertanto sulla mortalità che ha raggiunto numeri preoccupanti. E non è ancora finita!!! L’ultima e unica speranza è il vaccino e i novax la smettano di fare terrorismo e inoculare paura alla grande massa che vuole essere vaccinata e protetta. La cosa è molto seria e c’è poco da scherzare. Non è più tempo di giocare perché le attività lavorative, a partire dalle imprese turistiche, devono ripartire al più presto perché siamo già in forte ritardo.

 

 

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