— La contagiosità dei minori per fasce d’età da vaccinare subito, secondo lo studio.
— Ricercatori dell’Università di Yale interpretano, a loro giudizio, i contagi e le infezioni per età.
I contagi si realizzano purtroppo tra soggetti pre-sintomatici. Persone che, privi di virus, hanno maggior frequentazioni in libertà, esponendo al rischio di contagio altri individui. Si tratta della cosiddetta “contagiosità silente” di cui i bambini rappresentano (o rappresenterebbero) i principali portatori.
Ecco alcune simulazioni di laboratorio emerse dallo studio:
- Con l’11% delle “infezioni silenti” tra i bambini in 2 giorni e il 14% in 3 i tassi di attacco sarebbero meno del 5% con almeno il 40% degli adulti vaccinati;
- Contrariamente, se le infezioni tra bambini non venissero rilevate, la percentuale di attacco del virus crescerebbe di molto e richiederebbe piu’ dell’81% di vaccinati in tale fascia di età per avere maggiore sicurezza e oltre il 40% di vaccinati tra le persone adulte.
Lo studio rivela in pratica che “i bambini hanno una carica virale significativamente più alta” rispetto agli adulti per i quali occorrono cure intensive e accurate. Dunque i più piccoli sarebbero “una fonte nascosta di infezione con ruoli rilevanti di contagio nelle varie comunità”. Quelli di età inferiore ai 16 anni rappresentano la categoria più a rischio.
Secondo lo studio, che per altro rimane tale, occorrerebbe una copertura vaccinale tra i bambini a seconda delle varie fasce d’età dette.